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Il personaggio

Piero Selvaggio chiude il celebre Valentino di Los Angeles: “Dopo 45 anni è tempo di dire basta”

09 Luglio 2018
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Dopo 45 anni a fine anno chiudere il ristorante italiano più celebre della California. Il titolare rivela i nuovi progetti: “Un locale più easy a Newport”


(Piero Selvaggio)

di Giorgio Vaiana

Un cambio di vita. Anzi una sfida. La definisce così Piero Selvaggio rivelando a Cronache di Gusto la chiusura del suo storico e celebre ristorante Valentino al 3115 Pico Boulevard di Santa Monica in California. 

Valentino ha fatto la storia per 45 anni da queste parti. Il suo ristorante italiano era sempre strapieno. E non era inusuale incontrare vip che cenavano da queste parti, dagli attori di Hollywood, a cantanti,giocatori dell'Nba e perfino Al Gore, quando era vice di Bill Clinton alla Casa Bianca. Ma ora Piero, originario di Modica in provincia di Ragusa, dice basta. I motivi? “Una serie di cose”, racconta. La prima cosa è che gli affari non vanno più come una volta: “Mantenere l'immagine del Valentino, con la sua importante carta dei vini, un cibo con ingredienti di primissima scelta, non valeva più la pena – dice Piero – I tempi sono notevolmente cambiati e la nuova generazione soprattutto i millennial, prediligono il cibo casual. I critici gastromici sono stati sostituiti da Yelp, Instagram e tutto quello che è a portata di dito. Los Angeles è la città delle novità, del continuo tourbillon di cosa c'è di nuovo, di diverso, l'ultima moda gastronomica da sperimentare. Dopo 45 anni ho deciso che non valeva la pena di rischiare una grossa quantità di soldi solo per fare chiasso temporaneo”.

Fino a fine anno il ristorante rimarrà aperto. Poi si chiude. Si venderà ad altri? Ancora Piero non ha deciso. “Alla base della mia scelta ci sono anche motivi familiari – dice – Mia moglie, che è medico, lavora in una clinica a Newport Beach, che si trova fra Los Angeles e San Diego. E noi ci eravamo trasferiti lì con i miei due figli di 3 e 9 anni. Ogni giorno, da tre anni a questa parte, per 5 giorni la settimana, faccio il pendolare, percorrendo tre ore di strada a bordo della mia vettura. A Los Angeles, per ora, è in atto una grande crescita di ristoranti. Di qualunque genere. Ne aprono in quantità con una velocità impressionante. Non riesci così a crearti una clientela fidelizzata – dice Piero – perchè ristoratori improvvisati o meno, aprono in continuazione e la gente si sposta continuamente da un posto all'altro”. Ma la chiusura di Valentino per Piero vuol dire un nuovo inizio: “Ho trovato un posto ideale sul mare di Newport, senza macchine lussuose o yacht – dice – Mi sento di nuovo motivato. La nostra sarà una cucina pulita e simpatica, come è giusto quando la vista e l'atmosfera si abbracciano col cibo. Ci metteremo i nostri 50 anni di esperienza. Sono finiti gli anni di pionerismo e di innovazioni, le gioie del passato come i mille titoli e i tantissimi riconoscimenti ricevuti in Italia ed in America. Alcuni di noi abbiamo fatto storia ed io sono fra i più fortunati avendo cominciato a 25 anni e sono ancora sulla breccia. E' molto difficile lasciare. E' un amore che dura da 45 anni. I miei figli maggiori (31, 28 e 24 anni) hanno altri interessi ed in più non capiranno mai i sacrifici enormi della ristorazione. Ed era giusto, adesso, anche per me dopo aver mantenuto e diretto tanti ristoranti in California, Las Vegas e Houston, provare nuove sfide e ritrovare l'entusiasmo che avevo perso”.