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Il personaggio

Antonio Grasso: “La mia cucina al ristorante di Ramo d’Aria? Punto tutto sulla tradizione”

08 Agosto 2018
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(Antonio Grasso)

Etneo d’origine, nato e cresciuto nel comune di Piedimonte Etneo, Antonio Grasso, è lo chef del ristorante di Ramo D’Aria, il country hotel alle pendici dell’Etna a Riposto, in provincia di Catania. 

Lo conosciamo nel corso di una serata dal titolo “Rosso carne”, che sposa la filosofia dell’accoglienza e della ristorazione così come è stata concepita da Raffaello Maugeri, proprietario e gestore che, con garbo e accuratezza, ha avviato lo scorso anno il nuovo progetto imprenditoriale con la visione di portare avanti il territorio. Coerente infatti è la scelta dello chef e la proposta dei piatti da portare a tavola. Tanta tradizione, focus sulla qualità, piatti che ricordano le origini, ma resi più contemporanei dalla tecnica, senza pretese di cucina gourmet. Come poche volte accade, nessuna velleità di ottenere la stella, sogno di tutti gli chef. “Sono qui dall’ottobre del 2017 – racconta Antonio Grasso – e da subito ho iniziato condividendo l’idea di cucina che mi è stata proposta. Non ambisco alla stella, ho studiato per diventare un agronomo, poi circa 10 anni fa è iniziato il mio cammino in cucina, per passione. Ho avuto l’opportunità di crescere e di confrontarmi con chef di indiscutibile talento, come Massimo Mantarro e Giovanni Santoro, ed infine sono approdato qui, da Ramo d’Aria, un luogo in cui sento di poter esprimere la mia idea di cucina, con una sola priorità: appagare il palato dei commensali con piatti che parlino solo la lingua della tradizione territoriale”.

“Ciò che intendo dire – prosegue lo chef –  è che da Ramo d’Aria puoi mangiare un risotto alla Norma, che è l’esempio della tradizione catanese per antonomasia, in chiave contemporanea, ma non gourmet. Puoi saziarti di Sicilia, conoscere le eccellenze perché la formula proposta è questa. Per fare un esempio, cito il risotto alla Norma con pesto di basilico, crema di melanzane, estratto di pomodorino datterino e vi assicuro che, assaggiandolo, è riconoscibile l’origine isolana”. Nessuna velleità di cucina gourmet che miri alla stella dunque. Tutt’altro. Al ristorante di Ramo d’Aria va in scena la concretezza del gusto, stagione dopo stagione, con la massima attenzione alle materie prime.


(Giuseppe Grasso e Antonio Grasso)

Lo dimostra l’evento Rosso di Carne in collaborazione con l’allevatore Giuseppe Grasso dell’azienda Alleva.bio. Protagonista della serata è stata infatti proprio la carne di vitello, in ogni sua parte. Il viaggio gastronomico, dalla testa alla coda, si è svolto sulla terrazza del ristorante tra giardini di limoni, a bordo piscina, con un buffet che ha offerto sfiziosi piatti capaci di promuovere le materie prime dell’isola, attingendo alla tradizione siciliana. Si è spaziato dalla tartare all’insalata di fegato in agrodolce, dal cous cous di carne alle bruschette con paté di coda. Un trionfo di sapori, netti e decisi. Siciliano il cibo, siciliani i vini, anzi etnei nel caso di Rosso Carne, perché ad esaltare i sapori dei piatti sono stati i vini Etna Rosato Doc ed Etna  Rosso Etna Doc della cantina Benanti di Viagrande.

F.L.