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Il personaggio

Dai campi di calcio ai vigneti, l’evoluzione di Andrea Pirlo che presenta due nuovi vini

22 Febbraio 2018
Andrea_Pirlo Andrea_Pirlo


(Andrea Pirlo)

di Michele Pizzillo, Milano

Da maestro del calcio a maestro del vino? E’ l’evoluzione di Andrea Pirlo, che mercoledì 28, nell’elegante cornice del “Just Cavalli”, il ristorante che lo stilista Roberto Cavalli ha allestito ai piedi della Torre Branca che affianca la Triennale di Milano, presenterà i vini che produce con la sua azienda vinicola che si chiama Pratum Coller, durante una cena che senz’altro sarà da annoverare fra quelle più esclusive, anche per gli ospiti che vi parteciperanno. 

Lo chef del Just Cavalli, Fabio Francone, ha, intanto, studiato i piatti che dovrebbero essere più adatti per l’abbinamento con due vini di Pirlo, il rosso Arduo 2016 e il bianco Nitor 2016, scegliendo specialità internazionali e ricette più raffinate della tradizione italiana. Così, per rosso Arduo (ottenuto da un uvaggio di Merlot, Sangiovese, Marzemino e un po’ di Cabernet Sauvignon)  Francone ha previsto Millefoglie al Parmigiano Reggiano con asparagi e mandorle croccanti, Risotto alla milanese in riduzione di “Arduo”, Filetto di vitello glassato con cipollotto e purea morbido di patate, zuccotto alle fragole. Per il bianco Nitor (Trebbiano di Lugana), i piatti sono tartare di ricciola con gazpacho agli agrumi e pomodorini gialli, Mezze maniche con crema di zucchine e cernia scottata,  Filetto di orata con colatura di alici e finocchietto selvatico, Crostatina al limone con meringa morbida. L’appuntamento è alle ore 20.30. Il costo della cena è di 70 euro a persona.

E’ il caso, intanto, di conoscere qualcosa di più dell’azienda vinicola biodiversity friendly “Pratum Coller”, creata con l’obiettivo di produrre vino di qualità in maniera sostenibile. I vini sono il frutto di una filiera produttiva basata sul rispetto della natura circostante, senza forzature e sull'impiego delle più moderne tecniche scientifiche. La produzione eco-sostenibile permette al vino di conservare intatte le sue proprietà organolettiche, riducendo l'inquinamento e salvaguardando il rapporto tra la natura, lo spazio e il tempo naturale di maturazione. Per quest'azienda è fondamentale instaurare un dialogo tra il territorio e la sua gente – siamo nel bresciano – tramandando i sapori di generazione in generazione e creando incontri intorno alla degustazione di un buon vino, ricco di storia e passione.

Si tratta di una piccola tenuta quasi attaccata alla casa del padre di Pirlo, nella frazione di Coler del comune di Flero, che il campione ha acquistato nel 2007 con l’aiuto della famiglia. Dopo aver acquistato la proprietà, la famiglia Pirlo si è presa cura della vigna, dei terreni, così come delle rive dei fossi e degli alberi, per poi giungere alla ristrutturazione della cascina e della nuova cantina. Il desiderio di condividere la passione per i propri luoghi di origine si trasforma in occasioni di incontro per tramandare la storia del territorio, accompagnati dal sapore del buon vino. E, prima di tutto con il rispetto e il recupero dell’ambiente, abiurando qualsiasi forma di deliberato inquinamento a salvaguardia del rapporto tra natura, spazio e tempo. La mission principale della famiglia Pirlo era quella di valorizzare il dialogo con la natura, fino alla simbiosi in un equilibrio sostenibile. Il percorso è lungo, ma la passione, l’entusiasmo e l’apporto di tante persone del luogo, insieme al corso della natura, hanno ridato vita a un luogo carico di storia contadina, da una semplice cascina, dalla sua campagna, dalle sue colline, dai ricordi di un tempo che non c’è più nasce un vino unico, da degustare, in esclusiva, è proprio il caso di sottolinearlo, al Just Cavalli. Il primo vino prodotto dai Pirlo, però, è il rosato Eos Alba, ottenuto da un uvaggio di Sangiovese, Barbera e Marzemino. Completano la gamma dei vini il rosso Redeo (Sangiovese, Merlot, Marzemino, Barbera) e lo spumante Fl’ur, che in dialetto è il nome del comune di nascita di Pirlo, Flero.