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Il personaggio

Dalla Sardegna a Torino, lo stellato Uccheddu: “I miei piatti, tra terra e mare”

17 Febbraio 2020
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(Alessandro Uccheddu)

Avere le radici ben fondate nella propria terra e negli occhi il mare può sembrare un ossimoro, ma non è così per Alessandro Uccheddu, 42 anni, executive sous-chef del ristorante stellato Magorabin di Marcello Trentini a Torino.

Di origine sarde, Alessandro subito ha compreso che nella sua vita sarebbe diventato uno chef. Ha lavorato presso rinomati ristoranti, come “Al Capriolo” a Vodo di Cadore o “la Farmacia del Cambio” a Torino, ma ha anche amato sperimentare altre sfaccettature del campo della ristorazione, come ad esempio  quello di barman, esperienza significativa per capire l’importanza dell’accoglienza e del rapporto diretto con l’ospite  in un locale. Per lo chef Alessandro Uccheddu la Sala di un ristorante ha un ruolo fondamentale nella storia del piatto; infatti quando il cameriere racconta sapientemente il piatto creato dallo chef, l’ospite assapora già nella sua mente il cibo. Il creare  in un piatto una realtà di sapori e sensazioni è il suo scopo.

Innanzitutto lo chef Uccheddu parte sempre da una scelta di alta qualità di prodotti, sia a “Km 0”, ma anche eccellenze italiane e non come la carne Kobe o Angus o il Foie Gras, da far articolare e dialogare nelle sue creazioni culinarie. Poi studiare e curare l’impiattamento, l’anticamera del piacere delle papille gustative dove l’occhio già assapora ciò che andrà ad assaggiare da lì a poco; questo deve essere essenziale, ma articolato che aumenti il desiderio dell’assaggio che poi si sprigiona nel palato in tutta la sua potenza gustativa.

E così da uno studio in team del menù nascono pietanze come Risotto alla zucca con essenza di caffe, o una commistione con la pasticceria dove un gelato di peperoni può accompagnare delle sublimi carni oppure dei ravioli del Plin con un ripieno dal leggero gusto di agrumi, e molto altro. La tradizione, in questo modo, è pienamente rispettata, ma trasportata ad un livello gourmet di eccellenza grazie a tecnica e attrezzature da cucina, così che i gusti forti diventino piacevoli al palato di tutti.

E se si volesse cucinare per lo chef Uccheddu? Lui ha nel cuore i sapori della sua terra come la fregola con le vongole, agnello con i carciofi, ma soprattutto il porceddu alla brace, che ripropone anche in versione moderna, cotto per lungo tempo a basse temperature con un’affumicatura per mezzo di un grill con aggiunta di polvere di foglie di mirto ed essenza di mirto. Ecco la chiave vincente della cucina di Alessandro Uccheddu avere nel cuore la terra e le radici forti della tradizione della sua splendida terra sarda, ma negli occhi un mare di sapori, innovazioni e gusti che guardano verso l’infinito spazio della scoperta del vero sapore del cibo.

Maria Simeoli 

Ristorante Magorabin
Corso San Maurizio, 61/B – Torino
t. 011 8126808