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Il personaggio

“Il Prosecco? Nel 2035 vivrà un grande exploit”

10 Novembre 2011
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Gianluca Bisol relatore al prestigioso WineFuture 2011,
l’atteso congresso enologico internazionale tenutosi ad Hong Kong

Gianluca Bisol (nella foto) ha dichiarato a Hong Kong, durante uno dei più attesi congressi enologici internazionali, che nel 2035, secondo una sua previsione, la richiesta di mercato del Prosecco supererà il miliardo di bottiglie.

È quanto ha dichiarato al Wine Future 2011, che ha visto partecipare circa 2000 iscritti da oltre 40 paesi e intervenire i più autorevoli opinion leader di settore: i giornalisti Robert Parker e Jancis Robinson; il regista e produttore di vino Francis Ford Coppola.

Solo due sono stati i rappresentanti dell’enologia italiana intervenuti: Angelo Gaja, celebre produttore piemontese, e Gianluca Bisol, alla guida dell’omonima azienda che ha saputo portare bollicine venete a primati d’eccellenza mondiale. In occasione del dibattito sugli spumanti “Sparkling Wines Now & Then”, Gianluca Bisol ha parlato del successo internazionale del Prosecco e del Cartizze, punta di diamante di qualità della Denominazione.

“Il Prosecco piace perché diverte – ha detto Bisol – È rappresentativo di uno stile di vita europeo: fine, moderno, informale”. Incredibile successo che aveva già previsto nel 2006, quando aveva dichiarato: “Se le tendenze di mercato mondiali per il vino spumante continueranno a crescere in questo modo per i prossimi 14 anni, nel 2020 il Prosecco sarà indiscutibilmente il vino spumante più venduto nel mondo”. Alla luce dei risultati che arrivano da oltre confine, il produttore oggi alza ulteriormente la posta lanciandosi in una nuova previsione: “Entro 25 anni la richiesta di Prosecco supererà il miliardo di bottiglie”.

Guardando ai mercati d’Oriente pensa, invece, alla promozione di un sistema Prosecco come brand: “L’area asiatica specifica Bisol – potrebbe rappresentare un mercato davvero importante se le varie denominazioni del Prosecco sapranno presentarsi insieme, rispettando e valorizzando le singole peculiarità”.

Maria Antonietta Pioppo