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Il premio

Steven Spurrier uomo dell’anno per Decanter: è il papà de L’Académie du Vin

01 Marzo 2017
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(Steven Spurrier)

Steven Spurrier è stato nominato uomo dell'anno dalla prestigiosa rivista Decanter “per aver dedicato la sua vita al servizio del vino con passione e la massima distinzione”.

Spurrier è un critico, giornalista, buyer, imprenditore, scrittore di guida per vini, vinaio, visionario, mentore, ristoratore, autore, educatore, giudice, comunicatore e consulente. Sono solo alcuni dei ruoli che porta avanti con la stessa passione ed intensità. Dopo la scuola a Rugby e l'università presso la London School of Economics, ha iniziato la sua carriera alla Christopher in St James nel 1964. Poco dopo ha fatto il Grand Tour dei vigneti in Europa. Ha lavorato una vendemmia in Borgogna e ha trascorso altri sei mesi a Bordeaux, poi Rodano, Alsazia, Champagne, Germania e Spagna. “E' stato meraviglioso – ricorda – Stavo benissimo”.

E' stato nel 1970 che Spurrier è diventato famoso come commerciante di vini a Parigi. Era il periodo magico per il suo negozio di vino “Les Caves de la Madeleine”, che irrompe sulla scena come un tesoro di gemme da scoprire. In breve tempo è arrivato il grande successo con L'Académie du Vin. Non solo era la prima scuola del vino in Francia, ma è diventata anche un modello per tanti altri in tutto il mondo. La sua passione per l'educazione del vino è iniziata a Parigi, ma poi si è spostata in tutto il mondo. Nel 1982, Micheale Broadbent gli chiese di avviare un corso di vini da Christie's a Londra. Fu fondamentale per la creazione di altre Académie du Vin a Tokyo e Roma. Spurrier ha sdoganato nel paese enologicamente più conservatore i vini del nuovo mondo, con sense of humor tipicamente britannico, i vini californiani. Il Judgement of Paris, la degustazione alla cieca di grandi vini francesi e californiani (Chardonnay e per i rossi Bordeaux e Cabernet Sauvignon Usa) ha segnato una svolta storica nel mondo del vino. Perché i nove migliori palati de la République (più un’americana e lo stesso Spurrier) hanno decretato in ogni categoria la vittoria delle etichette americane. Una superiorità mal digerita (i giornali francesi del tempo avevano oscurato la notizia) che si è ripetuta, puntuale, nelle due repliche del Judgement, una ancora a Parigi nel 1986, l’ultima nel 2006 in simultanea a Londra e Napa Valley a cui hanno partecipato anche alcuni degustatori della primo storico evento.Nel 1980 iniziò la sua passione per la scrittura e divenne redattore di decanter, raccontando i suoi viaggi e le sue fantastiche degustazioni. 

Ha appena assunto la carica di presidente onorario del Wine & Spirit Education Trust, ma lui ama ripetere: “Il mio più grande successo? L'Academie du Vin e le grandi persone con cui ho lavorato a Parigi”.

C.d.G.