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Il premio

Con una Riserva sulla vetta più alta del Concours Mondial de Bruxelles

23 Maggio 2012


Franco Di Miceli 

E’ stato l’unico sull’Etna ad avere puntato sulla Riserva.

Sin dall’inizio, sin dal 1992, anno in cui viene rilevata la cantina. Ci ha creduto, nonostante gli altissimi costi che richiede questa tipologia di vino, perché conosce bene il vitigno e il territorio. Sa che il suo è un micro mondo diverso dagli altri, con proprie leggi, dove regnano una natura indomabile e un tempo che se da un lato non offre certezze dall’altro si dilata più che altrove. Franco Di Miceli, enologo e titolare di Cantine Patria, su questa scelta ha avuto ragione. Tanto da vedersi attribuito, qualche settimana fa, il più importante riconoscimento: la Grande Medaglia d’Oro al Concours Mondial di Bruxelles tenutasi quest’anno in Portogallo. La cantina si è piazzata tra i sei migliori italiani in concorso con il Riserva Etna Rosso Doc 2001. Un risultato ottenuto dopo un arduo confronto con 8000 vini provenienti da tutto il mondo. E’stato accolto dal produttore e dal giovane figlio, Bernardo, che lo affianca come responsabile della commercializzazione, con incredulità e davvero tanta gioia, ci riferiscono.

In questo momento in cui si cerca di fare cassa, di tenere il meno possibile vino in cantina, loro si ostinano a custodire per dieci anni (cinque anni in grandi botti di rovere e cinque in bottilia) la parte migliore delle loro uve. Provengono da alberelli vecchi di 80 anni e alcuni di 100, monumenti tenaci a quota 750 metri. Forse l’arte di sapere aspettare, forse la tradizione che hanno voluto mantenere, o forse quel qualcosa di più che solo l’Etna può dare, o perché la cantina è denominata “La cantina dei vulcani” (perché sita tra i crateri Mongibello, Monte Dolce, Monte Mojo), o ancora l’insieme di questi fattori, sta di fatto che questo vino non ha lasciato alcun dubbio a giudici di gara.

L’eleganza e la robustezza che dà il territorio vulcanico. Per Bernardo Di Miceli sono queste le caratteristiche che contraddistinguono la 2001. “Un’annata perfetta, almeno sul nostro versante, equilibrata, non piovosa. – spiega -, che ha consentito di avere il perfetto tenore zuccherino. La Riserva ha 14 gradi di alcol. Risulta elegantissima e conserva tutte le qualità del terreno. E proprio come il vulcano, è esplosiva in bocca. Piacevolissima al naso. E poi ha l’età giusta per potere esprimere la reale personalità del Nerello Mascalese, che ha bisogno di tantissimo tempo per evolversi”.

La 2001 è la penultima delle riserve di casa Patria. Uscirà nel 2016 la 2005. Ma in cantina i Di Miceli tengono la 1991, di cui hanno solo 200 bottiglie, per ora non destinate alla vendita e forse un domani, come anticipa il giovane Di Miceli, destinare a diventare bottiglie da collezione per gli estimatori.  Dell’annata 96 conservano 3.000 bottiglie, della 2000 circa 12.000.

M.L.