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La pizza italiana candidata alla lista del patrimonio immateriale dell’Umanità Unesco

26 Marzo 2015
pizza_napoletana pizza_napoletana

La pizza napoletana è la candidata italiana per l'ingresso alla Lista del patrimonio immateriale dell'Umanità Unesco.

Lo ha reso noto il ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. La proposta arriva dalla commissione Nazionale Italiana per l'Unesco, presieduta da Giovanni Puglisi. Si tratta dell'unica candidatura italiana per questo periodo.

“La decisione ci riempie di gioia – ha detto il Ministro Maurizio Martina – soprattutto perché arriva a pochi giorni dall'inaugurazione dell'Esposizione Universale, a Milano, dedicato ai temi della nutrizione. La scelta del governo italiano di presentare a Parigi, quale unica candidatura nazionale, quella dell'arte dei ‘pizzaiuoli’ napoletani, rappresenta il modo migliore per riaffermare l'importanza che il patrimonio culturale agroalimentare ha per l'Italia. È una decisione rilevante anche per contrastare quei fenomeni di imitazione di questa antica arte italiana e rilanciare le tecniche tradizionali di produzione, tramandate di generazione in generazione”.

“Nell'anno in cui l'Italia ospita l'Expo, candidare come patrimonio dell'umanità uno dei simboli più rilevanti del made in Italy è una scelta che rafforza le politiche del governo di contrasto delle contraffazioni ma anche di promozione nel mondo delle nostre tradizioni agro-alimentari. Sono convinto che riusciremo a convincere l'Unesco che si tratti di un patrimonio da salvaguardare e da valorizzare in tutto il mondo”, ha concluso Martina.

Il dossier sarà consegnato alla sede dell'Unesco lunedì 30 marzo. Da quel momento inizierà un lungo e complesso negoziato internazionale che coinvolgerà oltre 150 Stati.  

Elena Mancuso