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Il prodotto

La vera storia del caffè con ghiaccio: “Fu inventato a Lecce, ora è una vera istituzione”

25 Luglio 2018
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(Edoardo Quarta)

di Annalucia Galeone, Lecce

Il caffè è la bevanda più bevuta al mondo dopo l'acqua. La dose giornaliera accettabile è di 2 o 3 tazzine, gli effetti positivi sono stimolazione blanda del sistema nervoso, aumento della capacità cognitiva e aiuto alla fatica fisica e intellettuale. 

Quali sono i paesi maggiori consumatori? Secondo l'Organizzazione Internazionale del caffè, (Ico), le prime posizioni sono occupate dagli stati del nord Europa: al primo posto la Filandia (ogni cittadino consuma in media 12 chili di caffè all’anno), a seguire Norvegia, Islanda e Danimarca. L'Italia si piazza solo al tredicesimo posto con un consumo pro capite di 5,8 chili davanti a Brasile, Germania e Francia. Negli anni '50 l'espresso riscaldava dal freddo dell'inverno. D'estate il consumo si riduceva e i profitti calavano a picco. Preparato anticipatamente e conservato in frigo perdeva parte del suo ricco e seducente aroma iniziale. Gaetano Quarta titolare di un'azienda di distribuzione di bibite e di  ghiaccio a Lecce ebbe una brillante intuizione: inventò il caffè in ghiaccio chiamato anche caffè alla salentina. Aprì una piccola torrefazione artigianale con annesso bar di degustazione, il bar Avio, il cui nome si ispira al colore delle divise degli aviatori di Galatina e alla passione del fondatore per l'aeronautica cui dovette rinunciare per amore. Come per il the freddo, la popolarità del caffè come bevanda rinfrescante è cresciuta diventando il simbolo di un territorio e della sua tradizione.

“Il caffè in ghiaccio è un classico caffè espresso, zuccherato secondo il gusto personale, versato ancora bollente in un bicchiere con dei pezzi di ghiaccio, non cubetti, ma pezzi rotti con il punteruolo da un grosso blocco di ghiaccio – afferma Edoardo Quarta, responsabile research e development”. Goloso e fresco nella versione con il latte di mandorla al posto dello zucchero accompagnato con il classico pasticciotto può creare dipendenza. Oggi Quarta è un brand fiore all'occhiello del Salento giunto alla quarta generazione. L'azienda si è trasferita nella zona industriale in un nuovo stabilimento con circa cento operai e un fatturato di 12 milioni di euro. E' una torrefazione d'eccellenza, all'avanguardia impegnata nella sostenibilità e salvaguardia del territorio è dotata di un impianto eolico e fotovoltaico. 

“Nella fase di tostatura l'alta temperatura consente il distacco della pellicola esterna che ricopre il chicco – sottolinea Edoardo Quarta – Il pellicoliere compatta in piccole balle il materiale di scarto che viene usato come fertilizzante per le piante”.