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Il prodotto

Da Lipari il Corinto Nero in purezza. Il progetto inedito di Nino Caravaglio

24 Luglio 2012
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Nino Caravaglio

Nero du Monti. Così si chiama il nuovo vino rosso, realizzato con le uve del Corinto Nero in purezza prodotto da Nino Caravaglio, re della Malvasia e importante produttore di Salina.

Di quelli che sublimano l’essenziale in un contesto dalle tinte intense, senza mezze misure. Di quelli che si fanno venire le idee andando in giro, passeggiando come un flaneur: il narratore, il letterato che nell’Ottocento esplorava il suo territorio con spirito scientifico e sensibilità poetica. “L’idea di produrlo“ dice “ mi è venuta mentre mi trovavo a Lipari in compagnia di un mio amico medico. Ed è stato lì che mi sono detto: perché no?”. I sogni talvolta si avverano. Ha un colore rosso rubino e un profumo gradevole, particolarmente fruttato dove prevalgono i toni speziati (pepe nero su tutti) e sentori di prugna che lo rendono molto fresco al palato.

Nomen omen, verrebbe da dire. L’origine della varietà del Corinto Nero, sostiene Roy Chèvrier nella sua Ampélographie Rétrospective, è di certo la Grecia: l’unico dubbio è se dalla città di Corinto o da quella di Naxos. In passato le uve di Corinto Nero, presenti soprattutto a Lipari, Stromboli e Salina, erano destinate quasi per intero all’essiccazione per la produzione di uva passa, detta“Passolina” perché il 95% di quest’uva non ha semi. Il clone più antico di questo vitigno, introdotto dai veneziani, viene coltivato ancora oggi a Lipari su un cratere di cenere e sabbia. Un cratere, continuamente sfiorato dal vento e dal mare d’inverno, che lo accoglie e lo protegge: così mentre  nel 1889 la filossera distruggeva i vitigni di mezza Europa (Salina compresa) il Corinto Nero liparese non fu minimamente toccato da questo terribile parassita. Viveva, infatti, in un terreno talmente ricco di cenere e di sabbia da non permettere di attecchire.      

Perché ha scelto di produrre un vino dal Corinto Nero?
Il Corinto Nero, che a Lipari viene chiamato “Passolina”, non è talmente interessante da dare vita ad un vino rosso. Nelle isole Eolie, è sempre stato utilizzato nell’uvaggio (con una percentuale minima pari al 5%) esclusivamente per la produzione del vino Doc Malvasia delle Lipari. E’, in realtà, un vitigno con una grande personalità che riesce ad esprimere un forte legame con il territorio. Mi interessava valorizzarlo, approfondendo alcuni aspetti agronomici ed enologici per un uso diverso da quello attuale”.

Quali sono le caratteristiche peculiari di questo vitigno?
Ci sono diversi cloni di Corinto Nero. A Lipari vive in un’area ristretta – su una caldera vulcanica collassata di Fossa del Monte- sabbiosa e ricca di sostanze minerali. Io credo davvero che questo clone di Lipari sia quello originario: acini e buccia spessa e un colore più scuro rispetto a quello delle altre isole Eolie. Ha tralci lunghi e buccia resistente: il grappolo ha una grandezza media ed è di forma allungata; l’acino è piccolo e delicato, il che gli conferisce una grande dolcezza. Ho poi deciso di impiantarlo a Salina cinque anni fa, in località Valdichiesa, su un ettaro di terreno ad un altezza di 400 metri dal mare per poi effettuare la vendemmia a Lipari. La fermentazione non è avvenuta nel legno ma in contenitori di acciaio inox, a temperatura controllata, con due travasi prima dell’imbottigliamento”.  

Quante bottiglie ha prodotto?
“Sono state prodotte 2500 bottiglie che verranno vendute dal mese di settembre presso alcune enoteche italiane selezionate. Adesso è possibile acquistarlo nelle isole Eolie, poi sarà la volta di Londra, Parigi e New York. Il prezzo della bottiglia sarà intorno ai tredici euro. Il vino è già stato molto apprezzato al Vinitaly di quest’anno. Nel mondo esistono tre varietà di Corinto, distinte per colore dell’acino in Corinto Bianco, Nero e Rosa. Il nostro obiettivo è quello di incrementare la produzione (non più di dieci mila bottiglie) a Lipari. E’ da lì che viene la migliore “Passolina” e l’esclusività di un vitigno tradizionalmente legato ad un territorio ricco di storia e cultura non soltanto vitivinicola.  

Rosa Russo


Nino Caravaglio
Via Provinciale, 32
Malfa – Isola di Salina
98050 Messina
caravagliovini@virgilio.it