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Il prodotto

L’Amaranca sulla cresta dell’onda: così è diventato uno dei prodotti-simbolo della Sicilia

18 Novembre 2021
Medaglia_Argento_Londra_2018_consegna_il_premio_Facundo_Bacardi Medaglia_Argento_Londra_2018_consegna_il_premio_Facundo_Bacardi

di Christian Guzzardi

Un legame profondo con la Sicilia e con i frutti della sua terra.

Si può sintetizzare con queste poche parole l’essenza autentica di Romeo Vini. Nata nel 1978 su iniziativa di Santo Romeo, già commerciante di vini e liquori, l’azienda è dislocata in due aree diverse dell’isola: la prima sulle colline di Salaparuta, in provincia di Trapani, nel cuore della valle del Belìce; la seconda, invece, in provincia di Catania e più precisamente nel comune di Santa Venerina, alle pendici dell’Etna. Due aree molto diverse tra loro, per clima e morfologia, accomunate tuttavia da una tradizione produttiva importante e dalla cura che contraddistingue il modus operandi della famiglia Romeo.

(La premiazione a Londra)

Un’esperienza quarantennale dalla quale nascono due linee di vini Doc e Igp, realizzate sul fronte occidentale, e una vasta selezione di liquori e distillati, prodotti sul versante orientale, tra cui spicca l’amaro Amaranca. A raccontarci la genesi e le peculiarità di questo distillato a base di arance amare, prodotto di punta e fiore all’occhiello dell’azienda, è Antonello Romeo, responsabile commerciale di Romeo Vini, figlio del suo fondatore, e oggi alla guida dell’azienda insieme al padre e al fratello Marco. “Dopo circa vent’anni spesi nel campo della produzione di vino, sul finire degli anni ’90 nostro padre volle recuperare un’antica tradizione di famiglia legata alla coltivazione di agrumi. Sfruttando il know-how aziendale – spiega – decise di avviare la prima produzione di limoncello e altri liquori molto diffusi e apprezzati nella Sicilia orientale. Sull’onda di questo nuovo percorso, nel 1998 veniva prodotto per la prima volta Amaranca, un amaro realizzato mediante una ricetta segreta, tramandata dai nostri avi, che è stata recuperata e perfezionata per l’occasione”.

Nasceva così un distillato di qualità – battezzato con un nome che, in una sorta di crasi, ne esprime pienamente l’identità – la cui fama tuttavia, per circa vent’anni, è rimasta confinata nella provincia di Catania. Un prodotto apprezzato a livello locale ma che, tuttavia, non riusciva a diffondersi aldilà della Sicilia orientale. “Per molti anni – racconta Antonello Romeo – abbiamo avuto la sensazione di avere tra le mani un tesoro nascosto, un prodotto che volevamo far conoscere al mondo. È stato solo nel 2018 però che, dopo tanti studi e tante ricerche, abbiamo finalmente individuato il mezzo migliore per oltrepassare i confini regionali. Proprio in quell’anno decidemmo, infatti, di partecipare al più antico e importante concorso al mondo dedicato a vini e distillati, l’International Wine & Spirit Competition di Londra e, con nostra grande sorpresa, Amaranca si classificò al secondo posto conquistando la medaglia d’argento”. Arrivava così per la famiglia Romeo non solo un riconoscimento importante, ma anche la conferma definitiva della bontà del proprio prodotto e del proprio progetto.

(L’arancia selvatica)

“Da quel momento – continua – abbiamo collezionato oltre dieci premi internazionali, con la grande soddisfazione, solo un anno dopo dalla nostra prima partecipazione, di ottenere, sempre a Londra, la medaglia d’oro e il titolo di miglior amaro al mondo”. Nel corso degli ultimi anni i conferimenti internazionali hanno radicalmente cambiato gli scenari di Amaranca, facendo sì che diventasse un prodotto noto e apprezzato in Italia e in Europa. A rimanere immutata però è stata la cura e la filosofia che ne contraddistinguono la produzione. “Ad oggi – racconta – commercializziamo complessivamente circa 125 mila bottiglie, quasi la metà dell’intera produzione di Romeo Vini. Il nostro impegno è quello di fare sempre meglio, abbiamo deciso di acquisire altri terreni sull’Etna per incrementare la produzione diretta delle arance selvatiche e delle erbe aromatiche necessarie per la realizzazione dell’amaro. Inoltre stiamo investendo tanto anche in comunicazione. Nel 2020 abbiamo lanciato il nostro e-commerce, uno strumento che ci consente di raggiungere anche il consumatore finale che può acquistare anche una singola bottiglia”.

(Al Vinitaly)

Elementi che contribuiscono alla definizione di un percorso ben definito e strutturato che ha al suo centro Amaranca nella sua essenza più vera. “Il nostro desiderio – continua – è quello di far conoscere il prodotto il più possibile. Molti operatori del settore ci riferiscono di apprezzarlo molto come base per la creazione di cocktail o come ingrediente per la pasticceria. Quello che per noi è importante, tuttavia, è diffonderne le peculiarità intrinseche e il suo spirito profondamente siciliano. Per questo consigliamo di consumarlo liscio o con ghiaccio o, al massimo, con una fettina di limone che ne esalta i profumi per contrasto. Una scelta netta a cui teniamo particolarmente e un riconoscimento al lavoro di nostro padre che ancora oggi si impegna quotidianamente nella produzione di un distillato che, per la nostra famiglia, è come un figlio”.

Romeo Vini
Via Umberto I, 16M int.15 – Santa Venerina (Ct)
T. 095 950267; 328 7397808
info@romeovini.it
www.romeovini.com
www.amaranca.com