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Il prodotto

Physis: il progetto diventa amaro

18 Aprile 2011
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La passione che diventa «Nasce da un’idea giovane che ha fuso insieme i sapori della terra con i profumi tipici del Mediterraneo.

Deciso e concreto, porta in sé il concetto primo di natura, madre di ogni cosa». Con queste poche ma semplici parole trascritte sull’etichetta Paolo Castelli assieme ai suoi due soci, Daniele Caico e Antonio Lo Cascio, descrivono il loro prodotto, un amaro. Si chiama ‘Physis’, dal greco natura, che viene alla luce dopo tre anni di sperimentazioni e ricerche con l’obiettivo di dar vita ad un amaro diverso, un amaro giovane lo definiscono. «Finalmente – esordisce Paolo Castelli – abbiamo trovato la ricetta giusta». Un grado alcolico più basso, che si attesta a 24 gradi, pochissimo zucchero e tante erbe tipiche della Sicilia: «Dall’alloro al basilico al finocchio selvatico al mirto». È quel poco che svela sulla famosa ricetta Castelli. L’idea di dar vita ad un amaro viene proprio da lui, agronomo appassionato ovviamente di piante e di natura in genere.

Ma anche un estimatore di amari: «Il mio preferito? Il Montenegro. – ci rivela – Ma niente a che vedere con ‘Physis’ – aggiunge – che è stato concepito invece per il gusto dei giovani tanto che la sua ‘apparizione in pubblico’ abbiamo proprio deciso di farla in uno dei pub più in voga della movida palermitana, il ‘Reloj’». Un prodotto diverso dunque che dovrebbe essere più apprezzato e dai giovani ma anche dalle donne. Cinquemila le bottiglie prodotte e vendute ad un prezzo che oscilla da un minimo di otto euro ad un massimo di dodici euro. “Vogliamo tastare il polso al mercato, non solo nazionale ma anche internazionale”. Insomma i tre soci della Physis srl guardano lontano e chissà se il gufetto stilizzato rappresentato sull’etichetta a rilievo non gli porti la fortuna giusta.

Sandra Pizzurro