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Il prodotto

Viaggio nel mondo dei formaggi Dop siciliani: il Piacentinu ennese

24 Febbraio 2016
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Comincia oggi e durerà quattro puntate un nostro speciale, curato da Clara Minissale, dedicato ai quattro formaggi Dop della Sicilia: Piacentinu ennese, Pecorino, Vastedda e Ragusano.

Un micro-viaggio all’interno dei consorzi che lo producono, studieremo le loro peculiarità e cercheremo di capirne di più sulle loro reali potenzialità. Oggi iniziamo con il Piacentinu ennese Dop, caratterizzato dal suo colore giallo, grazia all’aggiunta di zafferano durante le fasi di lavorazione.
 
In Sicilia attualmente a produrlo sono soltanto in dieci. Nel 2015 ne hanno messo insieme circa 17 mila chili per un totale di 4.150 forme, con una media di poco più di quattro chili ciascuna. E sono andate tutte esaurite prima della fine dell’anno, tanto che già a ridosso dello scorso Natale, il Consorzio ha avuto difficoltà a rifornire i rivenditori. Il Piacentinu ennese Dop, il formaggio fatto con latte intero di pecora, a pasta dura, che si contraddistingue per il colore giallastro dato alla presenza di zafferano, piace, si vende bene in Sicilia (dove si piazza circa il 40 per cento della produzione) ma anche sul territorio nazionale e, da qualche tempo, si è ben collocato anche su alcuni mercati stranieri, Austria innanzitutto, paese dal quale arrivano crescenti richieste. 

“Il nostro è un prodotto di fascia medio/alta – spiega il presidente del Consorzio del Piacentinu ennese Dop, Raffaele Sarda – che viene fatto col miglior latte della zona con non più di due mungiture. Usiamo il migliore zafferano, anche questo prodotto in zona e ad Enna riusciamo a venderlo a 20-22 euro al chilo. Lo scorso anno nel Consorzio sono entrati quattro nuovi soci, tutti giovani tra i 26 e i 30 anni che hanno deciso di dedicarsi in maniera professionale all’attività di famiglia facendo aumentare la nostra produzione. Il nostro obiettivo rimane comunque sempre la qualità e per garantirla abbiamo creato all’interno del Consorzio un comitato tecnico-scientifico. Vogliamo portare all’eccellenza questo formaggio ma anche andare incontro ai gusti dei consumatori e per questo pensiamo di commercializzarlo a due, cinque e dieci mesi e vedere quale incontra maggiori consensi”. Ma non solo. Tra le new entry c’è anche la ricotta di piacentino “che – spiega Sarda – abbiamo commercializzato con buon successo come prodotto stagionato e adesso cerchiamo un mercato per quella fresca”.
http://www.piacentinuennese.it/

Clara Minissale
 

ALCUNE IMMAGINI DELLA LAVORAZIONE DEL FORMAGGIO