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Il progetto

La Fondazione Edmund Mach lancia ufficialmente i vitigni resistenti alla botrite, prossimo step gli incroci immuni alle malattie

09 Luglio 2014
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Iasma Eco 1, Iasma Eco 2, Iasma Eco 3, Iasma Eco 4.

Ecco i nuovi vitigni resistenti alla botrite che adesso hanno debuttato ufficialmente con la presentazione della prima microvinificazione. Si conclude un lungo percorso di ricerca della Fondazione Edmund Mach (Fem) di San Michele all'Adige, durato ben 16 anni. L'obiettivo era quello di ottenere incroci resistenti al fungo e che fossero sostenibili, selezionati tramite l'attività di miglioramento genetico tradizionale. “E' stato un percorso lungo – ha affermato il presidente della Fondazione Edmund Mach, Francesco Salamini – ma i primi risultati sono arrivati. Il prossimo passo saranno i vitigni resistenti, se non immuni alle malattie”.

Alla presentazione di primi vini ottenuti da questi incroci sono intervenuti il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, gli assessori provinciali Michele Dallapiccola e Sara Ferrari, il presidente del Civit, Consorzio Innovazione Vite, Enrico Giovannini.

“Questo lavoro – ha aggiunto Sara Ferrari- ci serve per dimostrare che la ricerca non è fine a se stessa, ma ha uno scopo, che viene messo a disposizione di chi può trarre vantaggio. Questi sono momenti importanti anche sul piano politico perché ci dicono che dobbiamo proseguire in questa direzione”.