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Vino della settimana

Vino della settimana: Satàri 2014 di Cva

23 Maggio 2015
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Vino frizzante di Grillo e Chardonnay

Di Cva Canicattì abbiamo scritto altre volte in questa rubrica. Solo che la troverete anche col nome di Viticultori Associati di Canicattì. Questo era il nome storico con cui si era affermata questa Cooperativa che opera sugli assolati territori che sono nella fascia tra Agrigento e Caltanissetta. Nasceva quando era di moda l’uva Italia, quando c’erano le alte produzioni di uva da tavola. Il merito di questa Cantina è stato il saper interpretare il mercato se non addirittura prevederlo. Pertanto una continua e costante evoluzione, prima nel passaggio al vino poi nel puntare esclusivamente su quello di qualità, infine nel cambiare il marchio adottandone uno più efficace.


(Giovanni Greco)

Merito della dirigenza, oggi da alcuni anni guidata dal presidente Giovanni Greco, dell’enologo di casa Angelo Molito e del consulente Tonino Guzzo. A questa cantina Guzzo è particolarmente legato perchè nel 2004 è stata la prima in cui ha iniziato a lavorare da libero professionista applicando il suo sapere e i suoi princìpi rivolti verso concetti base semplici: la varietà giusta nel posto giusto e minor manipolazione possibile in cantina.

Questo crescente successo, che arriva a conseguire una Gran Medaglia d’Oro e una Medaglia d’Oro nel recente Concours Mondial de Bruxelles, porta ad incrementare la produzione imbottigliata, arrivata a 900.000 bottiglie, di cui più della metà apprezzate all’estero. Successo che parte dalla campagna, con i 400 soci seguiti e indirizzati in ogni fase colturale. Ormai quasi tutti i vigneti sono dedicati a produrre un determinato vino, perchè scelti e condotti per esprimere quelle caratteristiche che l’uva debba dare.
 
Satàri, saltare in dialetto, è nato nel 2010 con l’intento di essere un vino frizzante, beverino, non impegnativo ma di buona piacevolezza. Per questo sono state scelte vigne più marine con terreni fertili e profondi per il Grillo, mentre più interne e con un pò di calcare per lo Chardonnay.
 
L’obiettivo è fare un’ottima base spumante quindi vendemmie anticipate e separate, contatto con le bucce di poche ore solo il tempo della pressatura, vinificazione con lieviti selezionati e temperatura controllata. Presa di spuma in autoclave dove permane per 60 giorni raggiungendo una pressione di 2 atm. Non subisce trattamenti.

Assaggiamo l’ultima annata che, da vino frizzante, non è riportata in etichetta. Nel calice il colore è giallo paglierino e le bollicine inizialmente grossolane si vanno affinando. Al naso una ventata di freschezza favorita dall’anidride carbonica, tanti agrumi specie limoni e cedri, menta, rosa, si avverte già come vino secco, avvincente. Al palato sembra di sorseggiare un brut, se non addirittura più secco, la carbonatica non è invadente ma si sente, spicca la mineralità assieme ad una giusta acidità. Bocca fresca, struttura evidente, leggera sapidità, un retrogusto un filo amarognolo, ricetta perfetta per questo vino frizzante che pur non volendo essere impegnativo riesce ad essere molto piacevole ed appagante.

Assomigliando ad uno spumante secco il Satàri è ottimo per aperitivo o per accompagnare anche un intero pasto estivo non ricco di piatti pesanti. Provatelo con una buona pizza margherita e lo sostituirete alla classica birra. 40.000 le bottiglie, 7 euro il prezzo, molto conveniente.

CVA Canicattì                      

Contrada Aquilata

92024 Canicattì (Ag)

tel. 0922 829371

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www.cvacanicatti.it
 

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di Gianni Paternò

Rubrica a cura di  Salvo Giusino