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Vino della settimana

Il Vino della settimana – Asti Docg Extra Dry Bric Prima Bella di Matteo Soria

22 Dicembre 2018
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di Federico Latteri

Ci troviamo a Castiglione Tinella, piccolo centro situato all’estremità nord orientale della provincia di Cuneo, nel cuore della Docg Asti, la culla del Moscato Bianco. 

L’azienda agricola Soria ha radici molto antiche, risalenti agli inizi dell’Ottocento, quando Eugenio Soria, trisnonno di Matteo, l’attuale titolare, iniziò a coltivare la vite per ottenere uve di alta qualità. Da allora diverse generazioni della famiglia sono state impegnate in questo settore.


(Matteo Soria)

La svolta verso la specializzazione nel produrre vini da uve Moscato fu data a metà degli anni '90 da Sergio Soria. Oggi il figlio Matteo prosegue la tradizione e proietta la cantina verso una visione moderna di quello che è il mondo vitivinicolo, cioè non solo realizzare ottimi prodotti, ma anche fare cultura del vino attraverso l’accoglienza di visitatori che vengono guidati in percorsi di degustazione, abbinamenti con il cibo e tour in vigna e in cantina per vivere un’esperienza formativa diretta.


(La sala degustazione)

La filosofia aziendale è rivolta all’ottenimento dei migliori risultati possibili con il Moscato Bianco attraverso la conoscenza del territorio e l’aiuto della tecnologia che permette di valorizzare al massimo la materia prima. I vigneti si estendono per 40 ettari intorno alla cantina, diramandosi in tutte le direzioni e si trovano su un suolo tendenzialmente sabbioso, caratteristica importante che rende il Moscato di Castiglione Tinella particolare e riconoscibile.


(I vigneti)

Annualmente vengono prodotte 445 mila bottiglie, di cui circa 400 mila di Moscato d’Asti Docg. Ci sono poi due spumanti, un Asti Extra Dry e il Bolla Bea, un Blanc de Noir Brut Metodo Classico da uve Pinot Nero. Degustiamo l’Asti Docg Extra Dry Bric Prima Bella, nuova etichetta, prodotta con il metodo Martinotti.

Le uve Moscato Bianco provengono da un gruppo di vigneti situati su un “bric” (la sommità di una collina, in dialetto piemontese) in modo da avere diverse esposizioni per poter garantire una qualità costante negli anni. Vengono vendemmiate la prima settimana di settembre e poi vinificate con una fermentazione a temperatura controllata di 20 gradi in vasche di acciaio. L’affinamento sui lieviti ha una durata di sei mesi.

Versato nel calice, il vino presenta un colore giallo paglierino leggermente scarico con un perlage di buona persistenza. E’ pulito al naso con profumi floreali arricchiti da tenui note di frutta a polpa bianca. La fase gustativa è caratterizzata da un’ottima freschezza che bilancia la parte aromatica e inoltre conferisce grande bevibilità. Finale fruttato e discretamente lungo. Le bollicine, briose, ma mai eccessive, aumentano la piacevolezza. E’ un prodotto fatto con grande cura, dalla vigna alla bottiglia. Spontaneo, immediato e divertente, è adatto a numerosi abbinamenti: aperitivi con una grande varietà di stuzzichini, piatti della cucina di mare, formaggi freschi e risotti. 

Rubrica a cura di Salvo Giusino

Matteo Soria
Strada San Martino, 40 – Castiglione Tinella (Cn)
t. +39 0141 855158
wine@matteosoria.it
www.matteosoria.it
 

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