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Vino della settimana

Vino della settimana. Alto Adige Doc Sauvignon Aristos 2020 di cantina Valle Isarco

19 Giugno 2021
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di Federico Latteri

Nata 60 anni fa, la Cantina Valle Isarco-Kellerei Eisacktal oggi conta 135 soci che coltivano 150 ettari di vigneti sparsi lungo la Valle del fiume Isarco, ad altitudini comprese tra 300 e 1.000 metri sul livello del mare.

Ci troviamo a nord est di Bolzano, nell’area viticola più settentrionale d’Italia. Qui la vite viene coltivata su pendii molto ripidi con notevoli difficoltà, ma anche con tantissima passione. Troviamo appezzamenti molto piccoli, quasi sempre terrazzati, lavorati manualmente dagli stessi proprietari. Vengono prodotti prevalentemente vini bianchi, molti dei quali si distinguono per la qualità decisamente alta e il forte legame con il terroir di montagna.

I vitigni coltivati sono 14, 10 a bacca bianca (Kerner, Sylvaner, Grüner Veltliner, Gewürztraminer, Riesling, Müller Thurgau, Sauvignon, Chardonnay, Pinot Grigio e Pinot Bianco) e 4 a bacca rossa (Schiava, Pinot Nero, Lagrein e Zweigelt). La sede dell’azienda si trova a Chiusa, dove c’è la moderna cantina per la vinificazione, dotata di attrezzature all’avanguardia.

(La cantina)

Sono circa 950 mila le bottiglie prodotte annualmente. La gamma di etichette è composta da diverse referenze, la maggior parte delle quali è raggruppata in due linee, la Classica e la Aristos, costituita dalla selezione dei migliori vigneti con rese più basse. A queste si aggiungono i due cru Sabiona, bianchi top ottenuti dai vigneti dell’omonimo monastero benedettino, i tre Isaras, vini immediati destinati all’aperitivo e un passito da uve Kerner.

(Hannes Munter,  Riccardo Cotarella e Armin Gratl)

Nell’ultimo anno ci sono state importanti novità per la Cantina Valle Isarco. Prima fra tutte, la collaborazione a partire dalla vendemmia 2020 di Riccardo Cotarella, personaggio di indiscusso valore dell’enologia mondiale che insieme al direttore Armin Gratl e all’enologo Hannes Munter forma un team che sicuramente sarà in grado di portare lontano l’azienda.

E’ stato anche creato un nuovo logo nel quale ci sono le montagne che sovrastano un diamante: si rafforza così il legame con il territorio e si indica la preziosità della Valle Isarco. L’Alto Adige Doc Sauvignon Aristos 2020 ci ha regalato un assaggio di grande piacevolezza grazie al suo carattere montano che si distingue per freschezza ed eleganza. Le uve provengono da Campodazzo, piccolo centro della parte meridionale della Valle Isarco. I vigneti si trovano ad altitudini comprese tra 600 e 720 metri sul livello del mare con esposizioni sud e sud est e pendenze che raggiungono il 50 per cento.

I terreni, fertili e molto profondi, sono di natura alluvionale con sedimenti porfirici. Il sistema di allevamento utilizzato è il guyot e le rese si attestano intorno ai 45 ettolitri per ettaro. La vendemmia ha luogo all’inizio di ottobre. La vinificazione prevede una pigiatura delicata che fa seguito ad un contatto con le bucce di breve durata, fermentazione in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata e 7 mesi di affinamento sulle fecce nobili. Non viene effettuata la fermentazione malolattica.

Nel calice il Sauvignon Aristos si presenta di colore giallo paglierino con riflessi verdolini. E’ fine e intenso al naso, dove riscontriamo un profilo prevalentemente vegetale fatto di profumi freschi e nitidi: foglia di pomodoro, ortica, fiori bianchi e erbette aromatiche che assumono toni balsamici con una delicata nota mentolata in evidenza. Il sorso mostra buona acidità, una struttura ben calibrata, un gusto pieno e un finale lungo, rinfrescante, leggermente agrumato e minerale. E’ disteso, dinamico e, soprattutto, equilibrato. Riesce ad esprimere la sua ricchezza aromatica in maniera sobria e bilanciata, cosa che lo rende adatto a diversi abbinamenti poiché esalta il sapore dei cibi senza prevalere. Bevetelo con antipasti e primi piatti a base di molluschi e crostacei, preparazioni di pesce delicate, risotti, in particolare alle erbe o con asparagi e vellutate di verdure. Da provare anche con sushi e sashimi.

Rubrica a cura di Salvo Giusino

Cantina Valle Isarco
Località Coste, 50 – Chiusa (Bz)
T. 0472 847553
info@cantinavalleisarco.it
www.kellerei-eisacktal-it

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