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Vino della settimana

Vino della settimana: Barbazzale Etna rosso di Cottanera

29 Settembre 2012
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Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio, nell'uvaggio classico di 80% del primo e il resto del secondo. Dove possiamo essere se non sul vulcano?

Il Mascalese è uno dei vitigni autoctoni siciliani più antichi e deriva il nome dalla contea di Mascali. Prende la sua anima dai terreni vulcanici, da quelle rocce irte di lava che nel tempo e con il duro lavoro si sono trasformati lentamente sino ad arrivare a sabbie finissime dalla consistenza del talco, chiaramente di colore nero. Nella storia era coltivato ad alberello anche se modernamente si tende ad impiantarlo a spalliera per diminuire i costi. Anche se concentrato principalmente in un'area ristretta dà vini diversi secondo l'altitudine e l'orientamento dei vigneti in quanto le condizioni pedoclimatiche dal versante nord a quello sud del vulcano sono completamente diverse. Per la sua eleganza e finezza è paragonato spesso al pinot nero.
 
Il Nerello Cappuccio, anch'esso autoctono, è il fratello siamese del primo, quello povero e deve il suo nome alla conformazione a cappuccio o mantello della chioma dell'alberello. E' la spalla ideale del Mascalese con cui fino al 20% concorre nella DOC Etna in quanto nel passato era normale che i vigneti non fossero monovarietali e perchè dà un colore più intenso.
 
Il territorio della DOC Etna ha una conformazione a C rovesciata con una fascia che va da circa 300 ai 1000 metri, dal nord di Randazzo al sud-ovest di Santa Maria di Licodia e da alcuni anni gode  giustamente del favore della critica enologica e dei consumatori per la particolarità dei suoi vini, per la maggior parte o quasi totalità dovuta proprio al mascalese per i rossi.

Arrivando nel dettaglio del vino in degustazione, raccontiamo che Cottanera della famiglia Cambrìa è un'azienda di 100 ha che nel '90 in parte vennero convertiti a vigneti tutti accorpati in contrada Iannazzo del comune di Castiglione di Sicilia. La particolarità di questo comune è che il paese non è sull'Etna ma nel versante sud dei Nebrodi, mentre il suo territorio si svolge quasi totalmente sul vulcano fino ad arrivare al cratere centrale. Costituisce ormai la Napa Valley dell'Etna con temperature più fresche e variazioni termiche notevoli.
Erano gli anni in cui andavano per la maggiore i vitigni internazionali e dove il nerello ancora costituiva il vinello del contadino. Per fortuna Guglielmo e il fratello Enzo non trascurarono i nerelli e dal 2003 con l'avvento dell'enologo Lorenzo Landi, che per alcuni anni aveva rubato il mestiere ai francesi di Borgogna e di Bordeaux, si dedicarono a svilupparne e migliorarne la coltivazione e la vinificazione e con il 2005 imbottigliarono la prima annata DOC. Oggi sono 55 gli ettari vitati con una produzione di 250.000 bottiglie e un obiettivo di arrivare a raddoppiare la produzione con Enzo che è affiancato dai nipoti Francesco per l'amministrazione, da Mariangela ed Emanuele per il marketing.
 
Barbazzale costituisce il vino di primo approccio alla DOC e deriva da vigneti nuovi, a cordone speronato, a 700 m di quota, condotti secondo le moderne metodologie agronomiche. La raccolta avviene a metà ottobre, la macerazione di 12 giorni termocondizionata a 22-24°, fermentazione con lieviti selezionati e affinamento in acciaio e parzialmente per circa quattro mesi in barriques.

Al bicchiere il 2011 da 13° ha colore rubino abbastanza carico per il tipo. Avvicinato fermo al naso è chiuso, cupo, poi agitandolo ti sembra un vino che abbia affinato a lungo in legno con sentori tostati e affumicati, di cuoio, di cioccolato. Continuate ad agitarlo e comincia a cambiare, decisamente; arrivano i frutti rossi, ancora poco intensi ma in crescendo, i sentori minerali. Al palato è una sorpresa, non è per niente quello che ti aspetteresti dall'olfatto, è un vino giovane, fresco, dalla consistente acidità, dai tannini presenti ma ammansiti; senti i frutti e anche se il corpo non è vigoroso ti avvolge tutta la bocca. Inizialmente non ti sembra lungo, poi invece ti accorgi che ti è rimasto per molto tempo.
Sono 85,000 bottiglie che trovate ad un ottimo rapporto qualità/prezzo di meno di 7 euro.
Facile da abbinare, noi lo proponiamo con un timballo di riso e formaggi, costolette di maiale alla brace, salame di Sant'Angelo.

Cottanera srl
Contrada Iannazzo
95030 Castiglione di Sicilia (Ct)
tel. 0942 963601
www.cottanera.it

Recensioni
di Giovanni Paternò

Rubrica a cura di  Salvo Giusino