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Vino della settimana

Vino della settimana: Ciribusco 2013 di Tenuta Villa Tavernago

13 Giugno 2015
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Gutturnio Doc frizzante senza solfiti aggiunti.

Nel 1978 Pierfranco Pirovano con la sua famiglia, operante nel ramo delle costruzioni, acquistò un’ampia tenuta di 400 ettari nella migliore zona dei Colli Piacentini. Attorno alla villa vera e propria: boschi con una riserva di caccia, campi di cereali e di prati-pascoli con allevamenti di manzi/e Limousine, pregiata razza da carne con origine dall’omonima regione francese, e naturalmente vigneti, oggi 32 ettari.

 
Come spesso succede, la campagna per i Pirovano diventa catartica e per una completa purificazione si decide di coltivare tutto nella maniera più biologica possibile, ottenendo le certificazioni più restrittive nonchè quelle vigenti nei paesi dove si esporta. Ad Agazzano si ristruttura l’antica Villa, e questo è il loro mestiere, facendola diventare una dimora storica per eventi di classe.

 
Si realizza la cantina in località Frassineto in Pianello Val Tidone. Anche i vigneti sono stati ristrutturati con particolare garbo alle varietà autoctone tipiche dei Colli Piacentini: Ortrugo, antichissime uve bianche, Barbera e Croatina, ingredienti del Gutturnio, Malvasia, anche se non mancano i classici Cabernet, Merlot, Pinot nero e grigio. Basse produzioni, cure in vigneto accurate, in cantina addirittura maniacali, tanto da permettere una linea di vini senza solfiti aggiunti. Della campagna e del vino se ne occupa il figlio Luca coadiuvato dall’agronomo Robero Miravalle e dall’enologo Enzo Galetti.


(Luca Pirovano) 

Delle 100.000 bottiglie prodotte in varie etichette assaggiamo il Ciribusco, che prende il nome del bosco adiacente alle vigne, un Gutturnio DOC frizzante, nella versione senza solfiti aggiunti. A proposito di questa tipologia i Pirovano ne fanno i vini con uve perfettamente sane, quindi variabili secondo le annate. Il Gutturnio costituisce il vino simbolo dell’enologia piacentina, il vino frizzante che una volta si beveva solo nell’annata, che invece oggi ha avuto dediate cure più attente e può essere nella DOC anche nella versione ferma o addirittura riserva. E’ fatto di Barbera, dal 55 al 70%, che dà corpo e di Croatina, detta anche Bonarda, che dona morbidezza ed eleganza.
 
Le uve sono raccolte in cassette, ben mature e separatamente con la Barbera al 60%, vinificazione classica inizialmente con lieviti selezionati direttamente in autoclave aperta. Quando ancora non si è esaurito lo zucchero, e quindi la fermentazione, l’autoclave viene chiusa. Raggiunta la pressione desiderata si stabilizza col freddo e si arresta la fermentazione. Filtrazione ed imbottigliamento.

Versato nel calice manifesta un colore rosso rubino denso, quasi granato con i bordi vivacemente viola ed una bella schiuma dello stesso colore. Al naso è piuttosto chiuso, vegetale, paglioso, minerale, con poca viola ed amarena. Ma in bocca cambia completamente, diventa un altro: vivace con una carbonatica abbastanza fine e fruttato con parecchia amarena e ciliegia; l’equilibrio acido-tannico è perfetto dando un vino asciutto, godibile, che invoglia a ribere e che vuole essere sbarazzino e non impegnativo.

Apprezzato fresco, con temperatura intorno ai 15 gradi, si accompagna bene con salumi e formaggi grassi, lasagne al forno, salsiccia al sugo, splendido con un panino imbottito di profumata mortadella di Bologna IGP. Sono 15.000 bottiglie che si trovano a 9 euro.
 
 

Tenuta Villa Tavernago

Località Frassineto

29010 Pianello Val Tidone (Pc)

tel. 0523 994608 – 02 51650422

info@tenutavillatavernago.it

www.tenutavillatavernago.it

www.villatavernago.it
 

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di Gianni Paternò

Rubrica a cura di  Salvo Giusino