Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Vino della settimana

Vino della settimana: Coralto 2015 di Curatolo Arini

16 Gennaio 2016
1_Coralto 1_Coralto

Grillo Igp Terre Siciliane

Dobbiamo partire dal lontano 1875, quando la Sicilia era stata da poco annessa al neonato Regno d’Italia. Vito Curatolo, che aveva assunto anche il cognome della madre Arini, decise di produrre dai suoi vigneti, e non solo, vino atto a divenire Marsala. Erano gli anni d’oro di questo speciale vino e Vito cercava di farlo al meglio, a cominciare dall’etichetta che fu creata da Ernesto Basile, l’architetto che più di tutti si identifica con il Liberty siciliano, e che ancora è utilizzata.


(Una vecchia targa)

Questo Marsala vinceva premi ed era apprezzato all’estero. Di generazione in generazione arriviamo a cento anni dopo dove si cominciò a fare anche vino da tavola col marchio Tonino. Infine nel ’90 ritorna il marchio Curatolo Arini anche per i vini.

Negli anni passati i vigneti erano stati venduti quindi l’azienda acquista le uve sempre dagli stessi produttori contrattualizzati e seguiti in tutte le fasi della coltivazione dai tecnici della cantina. Sono circa 100 ettari in parte nell’entroterra del Marsala nel baglio Biesina dove è stato realizzato anche un museo del vino, a Chirchiaro per il Grillo, a Camporeale per lo Zibibbo, nel Nisseno per il Nero d’Avola.

Ormai siamo arrivati alla quinta generazione: Roberto e Sergio sono affiancati dai rispettivi figli Riccardo e Alexandra. La produzione si attesta su 2 milioni di bottiglie vendute quasi tutte all’estero e per metà di Marsala, 10 le etichette dei vini che vanno nei canali Horeca, 15 anche nella Gdo, enologo Antonino Reina.


(Sergio, Alexandra, Riccardo e Roberto Curatolo Arini) 

Noi degustiamo un Grillo in purezza il Coralto dai vigneti di Chirchiaro, tra Salemi e Vita, a quota  500 metri in terreni argillosi, viti di 15 anni allevate a Guyot. Vendemmia ad agosto, trasporto in cantina, diraspatura, macerazione di qualche ora, pressa soffice, fermentazioni con lieviti selezionati a temperatura controllata in acciaio dove il vino riposa nelle fecce qualche mese.

Nel calice colore giallo paglierino carico. Appena versato è intensamente profumato, poi si calma un poco continuando ad estrarre sentori di melone bianco, frutta esotica, pera williams, rosa, glicine e qualcosa di vegetale. In bocca è strutturato, discretamente fragrante, molta sapidità e acidità con un retrogusto amarognolo.

Si abbina a piatti di pesce gustosi, petto di pollo grigliato, bollito di manzo, formaggio vastedda del Belice. Sono 10.000 le bottiglie, allo scaffale a 10 euro, che fra pochi giorni potete trovare anche nel realizzando e-shop dell’azienda.

Recensione di Gianni Paternò
Rubrica a cura di Salvo Giusino

Curatolo Arini                                                                                                       
via Vito Curatolo Arini 5                                                                                           
91025 Marsala (Tp)
tel. 0923 989400
info@curatoloarini.it
www.curatoloarini.com