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Vino della settimana

Vino della settimana. Etna Bianco Doc Jancu di Carpene 2018 di Tenuta Monte Gorna

04 Aprile 2020
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di Federico Latteri

Tenuta Monte Gorna è una cantina etnea a gestione familiare con una tradizione vitivinicola lunga tre generazioni.

Rosario Licciardello, la moglie e i figli portano avanti con passione e dedizione le attività lavorative, curando le viti, promuovendo e commercializzando le loro etichette e offrendo piacevoli visite guidate con degustazione di vini e prodotti del territorio.

(La famiglia Licciardello)

La filosofia aziendale si basa sul principio della minore invasività possibile, sia in vigna, dove si pratica l’agricoltura biologica e il 95 per cento dei lavori viene svolto a mano, sia in cantina, dove i metodi di vinificazione non prevedono mai interventi troppo spinti. I vigneti, 4 ettari e mezzo in tutto, si trovano nel versante sud est dell’Etna, a circa 750 metri sul livello del mare, nelle contrade Carpene e Monte Gorna del comune di Trecastagni. Si tratta di in un’area compresa tra due crateri spenti, il Monte Ilice e il Monte Gorna.

Qui il terreno vulcanico, sistemato a terrazze, è sabbioso e ricco di scheletro. Il clima è più freddo di quello che troviamo in altre parti della Sicilia e sono presenti notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte. Vengono coltivate esclusivamente varietà autoctone: Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Carricante e Catarratto. Sono 20 mila le bottiglie prodotte annualmente e quattro le etichette che compongono la gamma, due rossi di cui uno maturato in barrique, un bianco e un rosato, tutti Etna Doc.

Degustiamo l’Etna Bianco Doc Jancu di Carpene 2018, un vino ben riuscito dallo stile sobrio e misurato. Le uve, Carricante per il 60 per cento più un 40 per cento di Catarratto, provengono da vigneti allevati a spalliera con sesto d’impianto di 2,20 per 0,85 metri e rese che si attestano intorno ai 70 quintali per ettaro. Dopo la vendemmia, i grappoli accuratamente selezionati vengono avviati alla vinificazione che inizia con la pigiatura, seguita da 24 ore di criomacerazione e dalla pressatura soffice. Il mosto ottenuto va incontro a 48 ore di decantazione statica e poi fermenta a temperatura controllata per circa 30 giorni. Il vino affina in vasche d’acciaio sur lie per 3 mesi e poi in bottiglia per minimo altri 3-4 mesi.

Versato nel calice, offre un colore giallo paglierino carico. La fase olfattiva è caratterizzata da un profilo delicato e pulito fatto di sentori floreali con la ginestra in evidenza, poi mela verde, una nota agrumata di cedro e un cenno vegetale che ricorda le erbe di campo. Il sorso è fresco, ben articolato, ma anche discretamente strutturato e intenso nel gusto. Buono l’equilibrio e lunga e sapida la chiusura. E’ un bianco etneo dal carattere particolare, dovuto al terroir e alla percentuale di Catarratto non piccola che si fa sentire, tanto nello spettro aromatico quanto nella consistenza. Darà il meglio si sé a tavola in virtù di un’ottima versatilità negli abbinamenti e della capacità di esaltare i sapori senza sovrastarli. Da provare con la cucina di mare e con tantissimi antipasti e primi piatti delicati.

Rubrica a cura di Salvo Giusino

Tenuta Monte Gorna
Via Carpene – Trecastagni (Ct)
t. 328 7788989 / 338 9823870
info@tenutamontegorna.it
www.tenutamontegorna.it

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