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Vino della settimana

Vino della settimana: Luna Mater 2011 di Fontana Candida

11 Gennaio 2014
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Frascati DOC Superiore Secco vinificato in 3 modi.

Il Frascati alla maggior parte delle persone, chiaramente non ai nostri lettori, evoca gite fuori porta, domeniche ai Castelli romani, abbuffate e bevute in quantità cantando stornelli. Insomma fa pensare ad un vinello sfuso o in bottiglioni, di poco pregio. Niente di più errato e fuorviante.
 
Nella realtà il Frascati è una DOC tra le prime nella nazione, nata addirittura nel 1966 per tutelare un vino di grande qualità che dalla fine del 2011 nella tipologia Superiore è diventato DOCG. E se c’è una cantina che può identificarsi con il Frascati, quello buono, è Fontana Candida che arrivò a produrne anche 10 milioni di litri.
La nostra cantina, che prende il nome della località in comune di Monte Porzio Catone, nacque nel 1958 con la famiglia Sacerdoti, ebbe subito un enorme successo anche all’estero e divenne così grande che fu venduta ad una società svizzera e da questa nel 1985 al Gruppo Italiano Vini. Oggi il 40% di tutto il Frascati riporta il suo brand anche se gli ettari di vigneti di proprietà sono solo 23, ricadenti nel comune di Monte Porzio e di Roma. Ed è proprio la continua espansione urbanistica della capitale una delle principali ragioni della notevole diminuzione dei vigneti che danno il Frascati, per cui siamo passati dai 220 mila hl degli anni 80 agli 85 mila di oggi
 
Esso non è un vitigno ma si ricava per almeno il 70% dalla Malvasia di Candia e/o Malvasia del Lazio detta anche Puntinata e per il 30% massimo da altri vitigni tradizionali o presenti nell’elenco regionale. I terreni, ove la vite insiste dai tempi dei Romani, hanno prevalente origine vulcanica con presenza di pozzolane, tufi ed argille.
 
Nei suoi 23 ettari Fontana Candida fa solo Frascati in ben 12 etichette; di questi 5 ettari sono di vecchie vigne, altre allevate a cordone Cazenave con un cordone permanente e 3 punti vegetativi. Per arrivare alle sue 4 milioni di bottiglie, di cui il 70% prendono la via dell’estero, utilizza 190 conferitori con circa 400 ettari. Sempre per migliorare la qualità dal 2007 si è sviluppato un progetto viticolo assumendo a tempo pieno un agronomo che segue tutte le fasi nelle vigne. Si sono fatte scuole di potatura e settimanalmente è emesso un bollettino agronomico che indica cosa fare, che poi viene riportato in quaderni di campagna. Così è guidata e monitorata tutta l’attività annuale improntata al concetto di fare la cosa giusta al momento giusto, con il minimo di interventi esterni, quindi concimazione con sovescio di leguminose, trappole sessuali per stabilire l’eventuale trattamento anti tignola.
 
Duecantine, una a Frascati dove si vinifica, l’altra a Monte Porzio Catone dove c’è la sede, si imbottiglia e nelle storiche grotte di tufo si affinano le bottiglie dei vini più pregiati. Direttore ed enologo è Mauro Merz, un trentino che arriva nel 2001.

Ora dedichiamoci al nostro Luna Mater nel millesimo 2011, che dall’anno successivo diventa DOCG Frascati Superiore, proveniente per il 50% dalla Malvasia di Candia, il 30% di quella del Lazio, 10% Greco e 10% Bombino. Vendemmia a mano a fine ottobre con uve ben mature, selezionate tra le migliori delle vigne più vecchie. Una parte fa una tradizionale vinificazione in bianco a bassa temperatura per mantenere inalterata nel mosto la componente aromatica, una seconda parte, dopo un leggero appassimento, viene diraspata, raffreddata e subito posta a fermentare sempre a contatto con le bucce in botti da 10 hl per ottenere una spiccata caratterizzazione varietale e una originale complessità olfattiva e gustativa. Un’ultima piccola quota parte, vendemmiata qualche giorno più tardi rispetto alle prime, è diraspata manualmente e gli acini sono aggiunti interi al mosto in fermentazione ottenuto dalle prime uve raccolte, al fine di mantenere nel vino il profumo ed il sapore tipico dell’uva. Si ottiene quindi un blend, ricavato dalle 3 modalità di vinificazione, che rimane fino a marzo a contatto con le bucce ottenendo un vino concentrato e potente. Stabilizzato e filtrato è imbottigliato e riposa per oltre un anno fino alla commercializzazione nelle grotte di tufo.

Alla degustazione il colore è paglierino intenso tendente al giallo dorato. Al naso arriva con un’intensa esplosione di aromi e profumi, veramente tanti, ma eleganti e affascinanti: frutta esotica, mela, pera, melone, mandorla, cedro, glicine, viola rosa, fiori di campo. Praticamente c’è tutto lo spettro olfattivo e aromatico, di splendida finezza e sublime equilibrio. Al palato è morbido e fresco, di buona vena acida, discreta mineralità, corpo possente con i suoi 14,5° che però non si avvertono; quel che affascina è l’assoluta armonia e l’intensa fragranza con una bocca secca per niente affettata e un retrogusto lungo, molto lungo.

Un grande vino da apprezzare in ogni momento, dall’aperitivo al pasto quasi completo o anche da sorseggiare in salotto. Abbinatelo ai fritti vegetali, ai bucatini alla carbonara, al pesce, ad una porchetta a formaggi anche ben stagionati. Le 25.000 bottiglie le potete trovare in enoteca a 15 euro.

FONTANA CANDIDA
Via Fontana Candida 11
61040 Monte Porzio Catone (Roma)
tel. 06 9401881
www.cantinefontanacandida.it
www.giv.it

Recensioni
di Gianni Paternò

Rubrica a cura di  Salvo Giusino