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Vino della settimana

Vino della settimana. Lusirà 2017 – Baglio del Cristo di Campobello

03 Aprile 2021
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Sicilia Doc Syrah

di Federico Latteri

Baglio del Cristo di Campobello nasce all’inizio degli anni Duemila per volontà della famiglia Bonetta, già da decenni impegnata nella coltivazione della vite. Viene realizzata un’azienda moderna con l’obiettivo di produrre vini di alta qualità in grado di ritagliarsi uno spazio sui vari mercati, portando in tutta Italia e nel mondo i profumi, i sapori e le tradizioni di un territorio unico.

Ci troviamo nella parte sud orientale della provincia di Agrigento, a Campobello di Licata, in un’area collinare caratterizzata da terreni profondi con componenti calcaree e gessose e da un clima di tipo mediterraneo che risente dell’influsso del mare distante appena 8 chilometri. I vigneti si estendono per 35 ettari, all’interno dei quali si trovano una decina di microaree.

Vengono coltivati vitigni autoctoni come Nero d’Avola, Grillo, Insolia e Catarratto, insieme a Chardonnay, Syrah e Merlot. La viticoltura mira ad ottenere le migliori uve possibili attraverso la cura dei dettagli e il rispetto della natura, del ciclo della vite e delle caratteristiche dell’annata. Ciascun vigneto viene vinificato separatamente. In cantina si utilizzano tecnologie all’avanguardia per esaltare al massimo le caratteristiche della materia prima.

Preziosa la collaborazione dell’enologo Riccardo Cotarella, personaggio di spicco del mondo del vino che non ha sicuramente bisogno di presentazioni. Sono circa 300 mila le bottiglie prodotte annualmente. La gamma dei vini è varia e ben articolata, sia per quanto riguarda le fasce di prezzo che le tipologie. Sono diverse le etichette che riscuotono costantemente successi e sono sempre più apprezzate dalla stampa specializzata e dagli appassionati.

Degustiamo il Sicilia Doc Syrah Lusirà 2017, uno dei due rossi di punta dell’azienda. E’ fatto con le migliori uve provenienti dalle parcelle aziendali, 4 ettari di vigneti situati in collina ad altitudini comprese tra 230 e 270 metri sul livello del mare. La densità d’impianto è di 5 mila ceppi per ettaro con rese si attestano intorno agli 80 quintali per ettaro. La vendemmia è stata effettuata manualmente in piccole cassette tra l’ultima decade di settembre e la prima decade di ottobre. Dopo un’accurata selezione le uve vengono diraspate e sottoposte ad una pigiatura molto soffice. La vinificazione prevede circa 18 giorni di macerazione sulle bucce a temperatura controllata con continui rimontaggi. Il vino matura 14 mesi in barrique di rovere francese (Nevers, Troncais e Allier) per un terzo nuove e poi affina in bottiglia per almeno 12 mesi prima dell’immissione in commercio.

Nel calice si presenta di colore rosso porpora molto carico con riflessi violacei. Ha un naso intenso e pulito di buona complessità con profumi di piccoli frutti maturi come ribes e mora, spezie dolci, un cenno di pepe e una nota balsamica che lo rende particolarmente intrigante. Il sorso è avvolgente, pieno nel gusto, ben strutturato e dotato di tannini morbidi che accarezzano il palato. Si distende con ordine fino alla lunga chiusura giocata tra la frutta e le spezie. E’ un Syrah ben fatto in grado di esprimere potenza e ricchezza aromatica in maniera composta ed equilibrata. Sarà perfetto con le carni rosse o con l’agnello. Provatelo anche con la selvaggina o con secondi piatti molto elaborati.

Rubrica a cura di Salvo Giusino

Baglio del Cristo di Campobello
Contrada Favarotta, strada statale 123 Km 19+200
Campobello di Licata (Ag)
T. 0922 883214
mail@cristodicampobello.it
www.cristodicampobello.it

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