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Vino della settimana

Vino della settimana: Malvasia 2013 di Cascina Gilli

27 Giugno 2014
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Malvasia di Castelnuovo Don Bosco Doc.

Eccone un altro che faceva un altro mestiere, esattamente l’industriale elettrotecnico, e che è stato affascinato dal mondo del vino e dalla sua campagna. E’ il caso di Gianni Vergnano, che nel 1983 acquistò la Tenuta Gilli in frazione Nevissano del comune di Castelnuovo Don Bosco, chiamato così in quanto ha dato i natali al fondatore dei Salesiani, in pieno Monferrato, Patrimonio Mondiale dell’Unesco inserito appena il 22 giugno 2014. 
 
Sono 20 ettari di vigneti che circondano i fabbricati che hanno origine nel ’700 e culminano nella bella villa padronale. Gianni intuisce che deve valorizzare e tramandare i vitigni più tipici del territorio: la Freisa e la Malvasia a cui si affiancano la Barbera e la Bonarda. Oltre al riordino dei vigneti all’inizio degli anni 90 realizza la nuova cantina tutta sotterranea installando le autoclavi necessarie alla creazione dei vini dolci frizzanti e spumanti. La zona è collinare, con i vigneti a quote tra i 400 e i 500 metri in terreni costituiti da marne argillose grigio-azzurre, ed è ad altissima vocazione vitivinicola.

Oggi la produzione è di 120.000 bottiglie suddivisa in 11 etichette, che ancora hanno il maggior mercato in Italia anche se l’estero va crescendo esponenzialmente, e per la Malvasia le tipologie sono 3: frizzante, spumante e passito. Gianni continua ad occuparsi un pò di tutto, la nipote Chiara Martinotti, nella foto, si dedica alla commercializzazione, mentre consulenti sono Giovanni Matteis, agronomo, e Gianpiero Gerbi, enologo. Sulla Freisa Gianni crede molto e continua a sperimentarne lo sviluppo in quanto l’uva ha una concentrazione di polifenoli eccezionale ma contemporaneamente necessita di grande attenzione nella vinificazione e nell’affinamento per sviluppare tutta la sua potenzialità in longevità, struttura e complessità.

Ma torniamo alla nostra Malvasia che degustiamo nel millesimo 2013. Come abbiamo già detto è una Malvasia di Castelnuovo Don Bosco, DOC dal 1073, ottenuta per disciplinare almeno dall’85% di Malvasia di Schierano, o a grappolo corto, e di Malvasia a grappolo lungo, a cui può aggiungersi il poco di Freisa.
Le uve sono raccolte a mano, diraspate e pigiate sofficemente per non estrarre l’amaro e l’erbaceo dei vinaccioli. Segue una breve fermentazione con lieviti selezionati volta più all’estrazione del
colore che a sviluppare alcolicità. Il mosto così ottenuto è filtrato e conservato a bassa temperatura per mantenere intatte le caratteristiche di freschezza e di profumi. La fermentazione alcolica riprende poi in autoclave, con l’aggiunta di altri lieviti, sino a raggiungere la tipica effervescenza e i 5,5 gradi alcolici, come da disciplinare. Alla fine il grado zuccherino è di 120 mg/litro. All’imbottigliamento è necessario procedere ad una microfiltrazione per evitare ogni ulteriore rifermentazione degli zuccheri residui e permettere così una conservazione ottimale in bottiglia.

Versato in un calice non grande rivela un colore tra il rubino e il cerasuolo e una spuma fitta e persistente, quasi da birra. Già all’aspetto mette allegria. Il naso è fresco, vivacissimo, tipicamente da mosto profumato di fiori: glicine, viola, rosa, di frutti: mirtilli e lampone su tutti. Aromatico, inebriante, ridondante. Al palato si rivela asciutto, con una dolcezza moderata e compensata da una discreta acidità e da un accenno di tannini vellutati. Un insieme armonioso, fragrante di vino giovane, che invoglia a berne tanto anche per la sua bassa alcolicità e che lascia la bocca appagata, felice.

Gli abbinamenti classici sono i dolci, specialmente i biscotti, ma si esprime bene anche con i siciliani dolci di crema di ricotta: sfince e cannoli su tutto. Provatelo anche sui salumi e si rivelerà sorprendente. L’importante è che lo gustiate abbastanza freddo, sugli 8 gradi. Vino che in estate rischia  di scorrere a fiumi.
Sono 40.000 bottiglie che in enoteca vanno a 8 euro, praticamente quanto una birra artigianale. Economia e buon gusto, tanto buongusto.

Cascina Gilli
via Nevissano 36, 14022  Castelnuovo Don Bosco (At)
tel. 011 9876984
info@cascinagilli.it
www.cascinagilli.it

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Rubrica a cura di  Salvo Giusino