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Vino della settimana

Vino della settimana: Monleale di Vigneti Massa

25 Maggio 2013
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DOC Colli Tortonesi con 90% di Barbera e 10% di Freisa e Croatina.

Per diventare un personaggio del mondo del vino non basta saperlo fare. Oggi sono importantissimi il modo e la capacità di comunicare il proprio pensiero e i propri intendimenti nonché fare qualcosa possibilmente di diverso dagli altri, magari diventare un pioniere e comunque rivelare capacità e spirito di sacrificio.
 
C’è riuscito magistralmente Walter Massa, un cinquantenne enologo che già comincia col dire che è un piemontese per caso perché la sua terra è in un fazzoletto circondato  dalla Liguria, dall’Emilia e dalla Lombardia. In questa proprietà da 25 ettari, di famiglia dal 1879, quindi da quattro generazioni, negli anni ’70 si produceva frutta, si allevava bestiame, vendendo il latte crudo in paese, e c’era anche il vigneto. 20 anni fa il podere arriva a Walter e ad un cugino e il nostro personaggio intuisce che deve reintrodurre e valorizzare il Timorasso, un vitigno bianco locale che era talmente scorbutico e difficile da essere soppiantato quasi completamente dal Cortese in tutto il territorio.
Queste dura sfida e la splendente vittoria danno a Walter notorietà e conseguentemente attirano l’attenzione su tutta la sua meritevole produzione. Sul Massa pensiero ci sarebbe tanto da raccontare, sperando di farlo in seguito, e già per cominciare a conoscere la persona potreste leggere QUI.
 
Dal 2006 i 23 ha di vigneti sono solamente di Walter e vi troviamo oltre al Timorasso:  Moscato bianco,  Barbera, Croatina e Fresia, solo autoctoni e rifiuto agli internazionali. Spalliere potate a Guyot e un allevamento ultra naturale, anche se non interessato a marchiare il biologico, quello che Walter definisce “raisonnée”, ragionato, meno invadente possibile, basato sull’attenta osservazione della natura e della meteorologia. Quindi zolfo ramato, quando necessario, concimazione col sovescio e a luglio un po’ di letame puntuale all’occorrenza. In cantina rispetto assoluto del frutto dell’uva cominciando dall’uso dei lieviti naturali e spontanei e operazioni fisiche ridotte all’osso.
 
I vigneti sono in 4 zone del  paese di Monleale, che non arriva nemmeno alle 600 anime, a quote sui 300 m in terreni calcarei ricadenti nella DOC Colli Tortonesi e in commercio solamente 110.000 bottiglie con 11 etichette e una commercializzazione paritetica tra Italia, USA, Europa e resto del Mondo.
Parliamo del vino degustato, dell’annata 2005, mentre l’ultima in commercio è la 2007. Uve raccolte nell’ultima decade di settembre e macerate per 10-12 giorni con 2 brevi rimontaggi giornalieri. Un invecchiamento di almeno 2 anni in barriques più vecchie che nuove; poi un assemblaggio che resta in acciaio per 6 mesi e infine senza filtrazione in bottiglia per altri 6.

Versato nel calice ha un colore granato intenso e vivace nei riflessi. Avvicinato al naso, specie dopo una buona ossigenazione,  inebria con tanto cioccolato, marasca sotto spirito, note balsamiche e vegetali con prevalenza della salvia. Un insieme complesso, intenso ed equilibrato che rivela limpida franchezza. Al palato è fragrante e nonostante non sia giovanissimo è ancora fruttato. Cremoso e denso con i suoi 14°, i suoi tannini morbidi e carezzevoli sono accompagnati da una vivace acidità. lnfinita la persistenza, ve lo ritrovate per tanto tempo con la sua trama nobile. Ha già raggiunto la maturità e l’eleganza complessa che lo contraddistingue.
 
A tavola fa un figurone, noi l’abbiniamo ad un risotto ai funghi porcini, ad un formaggio Raschera DOP e sposa con successo una croccante cotoletta ricca d’uovo e parmigiano. Sono 20.000 bottiglie dall’abbordabile prezzo di 15 euro.
Walter ci ha detto “non esistono grandi vini ma solo grandi bottiglie di vino”. Questa lo è.

Vigneti Massa
piazza Capsoni 10
15059 Monleale (Al)
tel. 0131 80302
vigneti massa@libero.it

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di Gianni Paternò

Rubrica a cura di  Salvo Giusino