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Vino della settimana

Vino della settimana: Nerello Mascalese 2010 di Passocannone

04 Gennaio 2014
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Nerello Mascalese evidentemente.

Oggi torniamo nell’Etna ad ammirare le pirotecniche evoluzioni della sua attuale fase eruttiva e piroclastica. Anche se ci troviamo nel versante Nord, da dove il rosso fuoco della lava incandescente si vede meno. Ma non ci siamo per l’attività violenta del vulcano ma per quanto di buono esso è in grado di dare. Così parliamo del vino di Giambattista Del Campo, rampollo di una famiglia che risale al 1400 e che a metà del 1500 si stabilì nelle campagne di Randazzo. Nel 1800 la famiglia Del Campo possedeva oltre 100 ettari, di cui molti a vigneti che ogni tanto le colate laviche si divertivano a seppellire.
 
Giambattista faceva il tecnico e l’imprenditore nella chimica medicale, oggi, ottantenne, possiede 3 ettari di vigneto nella frazione di Passopisciaro, la Napa Valley dell’Etna, e precisamente in contrada Passocannone, ad oltre 700 metri di altezza, ripiantati nel 2007 a Nerello Mascalese. Sono viti allevate basse e concatenate alla francese. In realtà la proprietà è di 14 ha, sparsi nella zona, ed il vigneto è in corso di ampliamento introducendo anche il Carricante. La cantina è completamente rinnovata nel 2011 ed è nell’estrema pulizia, da sala sterile, che si esprime la formazione chimico-ospedaliera  di Giambattista. In compenso nella campagna la chimica è tenuta lontana con una conduzione quanto più naturale possibile. In agosto poi si effettua la vendemmia verde, tagliando via i grappoli in più e lasciando i migliori con una ridotta resa di 40-50 q/ha.

Per utilizzare al meglio la potenzialità della nuova cantina si compra le uve dalle viti ad alberello di alcuni piccoli coltivatori della zona, seguendone tutte le fasi della coltivazione col proprio tecnico, Angelo Alessio che oltre all’agronomo è anche l’enologo. Finora una sola etichetta, un IGT Sicilia di Nerello Mascalese, il rosso autoctono re del vulcano, che dal millesimo 2012 sarà commercializzato nella DOC Etna. Dal 2013 anche un Nerello Mascalese vinificato in bianco a temperature basse.
Giambattista oggi è coadiuvato dai quattro figli, produce poco meno di 20.000 bottiglie che sono vendute praticamente in Italia, a Milano e Roma in particolare.
 
Ora scendiamo nel dettaglio del vino, che degustiamo nell’annata 2010 che ha un grado alcolico di 13,5.
Vendemmia a mano, macerazione di oltre 10 giorni e fermentazione con lieviti naturali. Per scelta fa solo acciaio, almeno un anno, perchè si desiderano mantenere le caratteristiche proprie dell’uva senza le influenze che inevitabilmente il legno concede. Dopo una filtrazione tangenziale che stabilizza e toglie le impurità senza essere invasiva il vino riposa in bottiglia almeno sei mesi. I solfiti sono ridotti veramente all’osso.

Nel calice il colore è rosso rubino tenue e vivace. Al naso è franco, fine, di intrigante complessità tanto che si stenta a credere che non abbia fatto legno. Spiccano note balsamiche, di erbe officinali, di liquirizia e continuando la rotazione ecco apparire la frutta rossa che tende a diventare matura. In bocca si sentono i tannini morbidi ed una spiccata acidità. Un corpo ricco di mineralità, di buon equilibrio che si esprime con un finale lungo arricchito dalla fragranza vinosa e dalla frutta rossa.
 
Da abbinare a carne grigliata, a formaggi di media stagionatura, a zuppe di legumi e per la sua vivacità anche ad una zuppa di pesce. In enoteca a 14 euro.

Azienda Agricola
Passocannone

via Nazionale 2
95012 Passopisciaro
Castiglione di Sicilia
tel. 335 6476635
www.passocannone.it

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di Gianni Paternò

Rubrica a cura di  Salvo Giusino