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Vino della settimana

Vino della settimana: Nerello Mascalese 2010 di Terre dell’Etna

31 Maggio 2014
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Etna Rosso DOC.

I vigneti dell’Etna specialmente quelli a nord del vulcano, ricadenti principalmente nei comuni di Castiglione di Sicilia, Linguaglossa e Randazzo, sono diventati da alcuni anni così appetiti da subire la carica di vignerons e di personaggi che fanno altri mestieri ma che, avendo soldi da investire, sono stati colpiti dalla bellezza dei luoghi, dalla bontà dei loro vigneti e anche un poco dall’attualità che ha valorizzato tantissimo questi vini che solamente un paio di decenni fa erano ancora considerati quasi alla stregua di vinelli.
 
Anche a Randazzo c’è stata la calata totale dei forestieri tanto che erano rimasti solamente 7 proprietari randazzesi, che nella vita non facevano gli agricoltori, che avendo piccoli appezzamenti di vigneto sarebbero stati costretti ad alienare anche loro, o continuare a vendere le uve o vinificare pochi litri presso terzi con le difficoltà del caso. Pertanto all’inizio del ventunesimo secolo i sette decisero che la migliore soluzione sarebbe stata mettersi assieme, costituire quindi una specie di cooperativa e acquistare la vecchia cantina dei baroni Fisaula che ristrutturarono e ammodernarono completamente lasciando solo la struttura e le vasche di cemento.

Tutti insieme possiedono 37 ettari e chi ne ha di più supera di poco gli 8. Secondo le necessità e le prospettive commerciali della società i soci le conferiscono le uve, il rimanente continua ad essere venduto come uva o come vino ad altre cantine. I terreni sono sparsi in molte contrade randazzesi, tutte riconosciute come menzioni geografiche che possono figurare in etichetta nella Denominazione d’Origine Etna, nonchè 2 ettari a Sant’Alfio da cui si fa il rosato mentre la cantina è nella frazione di Montelaguardia. Tranne un paio di ettari di nuovi, i vigneti, nella maggior parte ad alberello, hanno oltre 50 anni ed alcuni tendono ormai al secolo di vita; sono compresi tra i 700 e gli 800 metri di altitudine e comprendono Nerello Mascalese e Cappuccio, Carricante e qualche vite sparsa di altre varietà che erano solite accompagnarli. La potenzialità sarebbe di oltre 100.000 bottiglie, ma la difficoltà di commercializzazione fa sì che nell’ultimo anno le bottiglie siano state 25.000 in 6 etichette di cui 4 DOC e 2 IGT Sicilia che per la metà vanno all’estero. L’amministratore è Ernesto Del Campo mentre l’enologo che segue anche le vicende agronomiche è Salvo Foti.

Il vino che recensiamo è il monovitigno di Nerello Mascalese nel millesimo 2010, il primo in vendemmia, che proviene da 3 vigneti in contrade diverse allevate con 4.500-5.000 alberelli ad ettaro e poca spalliera. La resa di soli 55 q/ha, macerazione di 8 giorni a temperatura controllata ed uso di lieviti selezionati. Affinamento in barriques miste per un anno ed in 5.000 bottiglie per non meno di 3 mesi. Il resto della produzione del Nerello 2012 è tornato in acciaio ed è pronto per essere imbottigliato alla richiesta. Nell’annata 2011, sventurata e difficile, come fanno le più blasonate cantine, non è stato prodotto alcun vino rosso, indice di massima serietà e di vera ricerca dell’eccellenza.

Nel calice il colore è rosso rubino brillante ma tenue. All’olfatto bisogna fargli prendere un’abbondante boccata d’aria per apprezzarlo con le sue immediate note minerali, fresche, seguite da frutti rossi, mirtilli ed amarene su tutti, poi note mentolate e un sottofondo di terziario, di leggero tostato ma senza l’invadente vaniglia. Al palato ha un’espressione equilibrata, ricca, strutturata con acidità e tannini morbidi che vanno a braccetto in una passeggiata corposa sulla lingua dove si espandono i frutti che rimangono a lungo. Eleganza e soddisfazione.

Per gli abbinamenti consiglieremo il Nerello Mascalese con una pasta alla norma condita con tanto basilico ed obbligo di ricotta salata grattugiata, con polpette di manzo fritte e mangiate caldecalde, con una frittata fredda di cipolla stufata, con un formaggio di capra argentata dell’Etna. Le bottiglie sono state 5.000 ma potrebbero essere di più e nemmeno care visto che potete trovarle a 12 euro.

Terre dell’Etna
Contrada Statella
S.S. 120 km 188
Montelaguardia
95036 Randazzo (Ct)
tel. 095 921219
amministrazione@terredelletna.net
www.terredelletna.net

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di Gianni Paternò

Rubrica a cura di  Salvo Giusino