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Vino della settimana

Vino della settimana. Ripe del Falco 2010 della cantina Ippolito 1845

11 Aprile 2020
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Cirò Doc Rosso Classico Superiore Riserva

di Federico Latteri

Con oltre 170 anni di storia, Ippolito è una delle cantine che ha maggiormente contribuito allo sviluppo del settore vitivinicolo in Calabria. Dal lontano 1845 è stata sempre gestita dalla stessa famiglia. Fu Vincenzo Ippolito nel 1930 a imbottigliare per primo un rosso da Gaglioppo e a proporlo sul mercato regionale. Più tardi, negli anni Settanta, Antonio e Salvatore piantarono i vigneti nella tenuta Mancuso e cominciarono ad utilizzare in cantina tecnologie moderne per la vinificazione e l’imbottigliamento. Oggi alla guida dell’azienda ci sono Gianluca, Paolo e Vincenzo Ippolito.

(Paolo, Vincenzo e Gianluca Ippolito)

I vigneti di proprietà si estendono per 100 ettari, divisi in tre tenute: Mancuso, 60 ettari situati ad un’altitudine compresa tra 200 e 250 metri sul livello del mare nel comune di Cirò, Feudo, estesa per 19 ettari e Difesa Piana, entrambe a Cirò Marina. La filosofia produttiva si fonda sul recupero e sulla valorizzazione dei vitigni autoctoni dai quali si ottengono vini in grado di trasmettere l’unicità del territorio.

Vengono coltivate varietà a bacca rossa come il Gaglioppo, il Calabrese e il Greco Nero e a bacca bianca come il Greco Bianco e il Pecorello. La produzione annua è di circa 600 mila bottiglie. La gamma di etichette proposta è costituita da diversi rossi, bianchi e rosati, sia Doc Cirò che Igt. Il Cirò Doc Rosso Classico Superiore Riserva Ripe del Falco rappresenta il simbolo della tradizione vitivinicola della famiglia Ippolito.

(Alberello)

Nasce nel 1956, annata che Vincenzo Ippolito decise di imbottigliare utilizzando una piemontese deformata, bottiglia leggermente asimmetrica tipica del Barolo. Per questo motivo il vino fu inizialmente conosciuto come “Riserva Storta”. Nel 1991 venne dato un nuovo nome con l’intento di esprimere lo stretto legame con i luoghi di provenienza. Fu scelto “Ripe del Falco” in riferimento al fatto che sulle colline che ospitano i vigneti di questo rosso da sempre volteggia una famiglia di falchi.

(Mancuso)

Le uve, Gaglioppo cento per cento, sono frutto di viti ad alberello di oltre quarant’anni di età che costituiscono una piccola parcella di 6 ettari situata a circa 250 metri sul livello del mare all’interno della tenuta Mancuso. L’ottima esposizione e la ventilazione consentono di avere frutti sani e maturi, riducendo al minimo qualsiasi intervento. Inoltre, le rese bassissime di 30 quintali per ettaro comportano una notevole concentrazione di sostanze aromatiche negli acini. La vendemmia dei grappoli accuratamente selezionati viene fatta manualmente nella seconda metà di ottobre. La vinificazione prevede la pigiadiraspatura e poi la fermentazione alcolica con macerazione sulle bucce per 20 giorni a temperatura controllata. Il Ripe del Falco va incontro ad un lungo affinamento, circa 10 anni tra acciaio, cemento e 24 mesi di tonneaux di rovere francese.

Il 2010 da noi degustato presenta un colore rosso granato abbastanza carico. E’ complesso al naso con profumi di prugna matura, piccoli frutti, sottobosco, un cenno di cuoio e una fine speziatura. Il sorso è pieno, caldo, avvolgente, intenso, ma anche articolato e dotato di una buona progressione. I tannini, morbidi e vellutati, sono ben presenti. Molto lungo il finale nel quale sono evidenti note di frutta matura, vaniglia e cannella. A 10 anni dalla vendemmia mostra un’integrità perfetta e ha tutte le carte in regola per andare ancora avanti nel tempo. Accompagnerà molto bene le carni rosse, la selvaggina, le preparazioni a base di funghi porcini e i formaggi stagionati.

Rubrica a cura di Salvo Giusino

Ippolito 1845
Via Tirone, 118 – Cirò Marina (Kr)
Tel. +39 0962 31106
ippolito1845@ippolito1845.it
www.ippolito1845.it

 

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