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Vino della settimana

Vino della settimana: Symposio di Feudo Principi di Butera

18 Agosto 2012
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Cabernet, Merlot e Petit Verdot. Sembra strano, ma solo alla 14esima settimana parliamo di Merlot.

Anche questo vitigno ha provenienza francese, ed il nome sembrerebbe indicare che i merli siano ghiotti dei suoi chicchi. Il Merlot partecipa di diritto alla famiglia dei grandi vini ormai internazionali, diffusi in tutti i continenti,  quasi sempre in associazione formando quelli che sono considerati tra i più importanti e lodati vini. Il suo taglio classico è quello detto bordolese, in quanto diffuso nella zona omonima, in unione al Cabernet nelle versioni Franc e Sauvignon e rinomato nei vini Chateaux.
 
A questo punto apriamo una doverosa parentesi. I francesi, oltre a saper fare i vini, sono bravi a valorizzarli e commercializzarli per cui potevano limitarsi a dire: azienda vinicola o casa vinicola? Nemmeno per sogno, per cui le hanno definite col termine più pomposo e suggestivo di Chateau. Allora chapeau ai francesi. Così i più importanti e costosi vini d'oltralpe si chiamano chateaux: Chateau Lafite, Chateau Margaux, Chateau d'Yquem e così continuando fin quasi all'infinito.
 
Torniamo al nostro Merlot. Si è diffuso, tanto, pure in Sicilia e forse perchè l'isola è stata dominata per molti anni dai francesi si è ambientato così bene che i nostri vigneron lo vinificano con successo in purezza, riuscendo ad ottenere ottimi e piacevoli vini da un vitigno che normalmente necessita di una alleato per dare il meglio. La sua caratteristica sono i sentori fruttati e i tannini morbidi.
Per quei due o tre che desiderano sapere qualcosa del Cabernet e del Petit Verdot consigliamo di CLICCARE QUI e QUI.
Oggi lo proviamo con un taglio bordolese elaborato con una piccola aggiunta di Petit Verdot.
Parliamo del Symposio di Feudo Principi di Butera, un IGT del 2008 da 13,5°. La tenuta, o chateau, con quasi 190 ha di vigneti si trova a Butera in provincia di Caltanissetta e dal 1997 è di proprietà della famiglia Zonin, che con nove tenute nelle sette regioni più vocate è per produzione il primo gruppo vitivinicolo privato italiano. A Butera Zonin ha ristrutturato ed ampliato il vecchio baglio, ha rimodernato i vigneti, che usufruiscono del terreno bianco calcareo, del clima caldo arido e della relativa vicinanza al mare, ed ha imposto attente cure in campagna ed in cantina per unire la quantità alla qualità.
 
L'enologo Claudio Galosi ci illustra che il Symposio è uno dei due cru aziendali. In vigna si comincia con la sfogliatura manuale ad est onde permettere il soleggiamento mattutino e il riparo dei grappoli nelle ore calde, e si continua con i diradamenti per portare la produzione a soli 45 q/ha. La vendemmia a settembre selezionando i grappoli migliori nelle prime ore del mattino. La vinificazione è separata con lunga macerazione di 30 giorni a temperatura controllata, cui seguono la svinatura e la fermentazione malolattica. Dopo un lungo riposo di 18 mesi in tonneaux da 350 litri l'imbottigliamento con percentuali del 65, 30, 5% ed ulteriore affinamento di 6 mesi. Lo trovate solo per le annate migliori, infatti del 2009 non c'è traccia e si salterà al 2010. Degustiamolo.

Il colore è granato scuro, denso, impenetrabile. Ossigenando, al naso i primi sentori sono di confettura di ciliegie poco zuccherata, seguiti da note vegetali, di fieno fresco appena tagliato; poi cioccolato e balsamo, cuoio appena avvertito, poca vaniglia. E' un insieme complesso, franco, intrigante. Al palato la prima sensazione è di amaro leggero ma evidente, come se i tannini ancora non siano evoluti completamente. Dà l'impressione che un altro anno in bottiglia non gli avrebbe fatto male e che comunque necessiti di una buona ossigenazione, magari scaraffandolo parecchie ore prima. Si avverte un pò di acidità, che gli dà freschezza e finalmente vengono fuori i profumi fruttati che lasciano la bocca con un senso di piacevole soddisfazione. Un vino da invecchiamento per accompagnare piatti tosti, che non si fa travolgere da quelli difficili quali i formaggi molto stagionati.
L'annata in commercio, il 2008, comprende 10.000 bottiglie che se siete fortunati potete acquistare allo scaffale a 18 euro.
Un vino da abbinare alla selvaggina, se siete tra i privilegiati in grado di trovarla, ad un ragù con carne di maiale, ad un castrato alla griglia, ad un formaggio ragusano stagionato.

Feudo Principi di Butera
Contrada Deliella
93011 Butera (Cl)
tel. 0934 347726
www.feudobutera.it

Recensioni
di Giovanni Paternò

Rubrica a cura di  Salvo Giusino