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Vino della settimana

Vino della settimana. Vigna Casalj 2018 di Tenuta Rapitalà

18 Aprile 2020
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Alcamo Doc Classico

di Federico Latteri

Rapitalà si trova nel territorio di Camporeale, piccolo centro situato nell’entroterra dell’estremità occidentale della provincia di Palermo a circa 18 chilometri dal mare. La fondazione dell’azienda risale al 1968, anno in cui Huges Bernard conte de la Gatinais, per lungo tempo ufficiale della marina francese, sposa Gigi Guarrasi, discendente di un’importante famiglia palermitana.

(Laurent Bernard de la Gatinais)

I due iniziano un nuovo progetto che prevede la ricostruzione della vecchia cantina distrutta dal terremoto del Belice e la riconversione dei vigneti con nuove varietà e sistemi di coltivazione. Sono tra i primi sull’Isola a piantare vitigni francesi come Chardonnay e Pinot Nero. Oggi la proprietà è passata al Gruppo Italiano Vini, ma Laurent Bernard de la Gatinais, figlio di Huges e Gigi, svolge il ruolo di presidente di Rapitalà, dando continuità alla tradizione familiare.

(La tenuta)

Nella tenuta ci sono 163 ettari di vigneti a corpo unico che si estendono ad altitudini comprese tra 300 e 600 metri sul livello del mare. Ci troviamo sulle colline che da Camporeale declinano verso Alcamo, in un’area caratterizzata da un terreno franco argilloso con presenza di sabbia e da un clima mediterraneo ben ventilato grazie alla presenza di una brezza che soffia costantemente.

(La cantina)

Si coltivano vitigni autoctoni come Grillo, Catarratto, Nero d’avola e Perricone e diversi vitigni francesi. In cantina la direzione tecnica è affidata a Silvio Centonze, enologo marsalese che è il winemaker dell’azienda da 1999. Attualmente vengono prodotte circa 2,8 milioni di bottiglie. La gamma di etichette è costituita da diverse linee che forniscono un’offerta ampia in grado di soddisfare le richieste e il gusto dei consumatori.

(I vigneti)

Ci è piaciuto l’Alcamo Doc Classico Vigna Casalj 2018, un bianco ben fatto che esprime la particolare vocazione dell’area di provenienza. Le uve, Catarratto in purezza, sono frutto di vigneti situati a 600 metri sul livello del mare. Ci troviamo sulla sommità del monte che domina la tenuta, quell’antico feudo descritto in un documento del 1340 come “Casalj Rabitallavi”, nome a cui fa riferimento quello di quest’Alcamo Classico. Le viti, allevate a Guyot, si trovano su un terreno prevalentemente sabbioso. La vendemmia viene effettuata a fine settembre. La vinificazione prevede pressatura soffice, decantazione statica a freddo e poi la fermentazione con lieviti selezionati alla temperatura di 12-14 gradi per oltre due settimane. Il mantenimento di un’atmosfera controllata durante tutte le fasi permette di limitare il contatto con l’ossigeno al fine di preservare al massimo l’integrità del corredo aromatico. Il vino compie un passaggio di 3 mesi in botti di rovere francese da 50 ettolitri e poi affina sui lieviti fino a marzo.

Nel calice si presenta molto limpido, di colore giallo paglierino. Ha un naso variegato di buona intensità con profumi di fiori di campo, salvia essiccata, foglia di pomodoro e tenui sentori di erbette aromatiche. Al palato è agile, molto fresco, equilibrato e chiude lungo su note sapide. Ottima la corrispondenza con l’olfatto e adeguata la struttura. E’ un bianco che dà il meglio di sé a tavola, dove si presta a tanti abbinamenti, riuscendo ad esaltare i sapori delle pietanze. Bevetelo con i piatti della cucina di mare, soprattutto con quelli a base di molluschi e crostacei, con le zuppe di pesce o le numerose ricette della tradizione siciliana.

Rubrica a cura di Salvo Giusino

Tenuta Rapitalà
Contrada Rapitalà – Camporeale (Pa)
T. 0924 37233
rapitala@giv.it
www.rapitala.it

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