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Vino della settimana

Vino della settimana. Vigneti La Selvanella 2014 di Melini

28 Marzo 2020
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Chianti Classico Docg Riserva

di Federico Latteri

Melini è uno dei marchi di Chianti Classico più conosciuti al mondo. I vini, esportati sin dalla seconda metà dell’Ottocento, sono presenti in tutti mercati esteri più importanti. La sua storia inizia nel lontano 1705, anno in cui la famiglia dei Melini, facoltosi imprenditori fiorentini, decide di occuparsi di vitivinicoltura. La produzione vinicola ha attraversato varie epoche tra progressi tecnologici e successi commerciali. Nel Novecento, dopo la morte di Luigi Melini, la proprietà è passata prima alla Buitoni, poi alla Martini & Rossi e infine al Gruppo Italiano Vini.

Oggi le tenute si estendono nelle aree del Chianti e del Chianti Classico per 554 ettari di cui 136 vitati. Melini è stata tra le prime aziende in Toscana ed in Italia a portare avanti il principio del cru con selezioni e vinificazioni dei singoli vigneti. La cantina, un moderno e funzionale edificio costruito negli anni Settanta, si trova a Gaggiano di Poggibonsi.

Si sviluppa su quattro livelli ed è stata progettata per permettere di separare le produzioni delle differenti vigne e operare secondo i principi della qualità. La direzione tecnica è affidata al giovane enologo friulano Alessandro Zanette che segue anche l’Antica Fattoria Machiavelli, altra cantina del Gruppo Italiano Vini. Il numero di bottiglie prodotte si aggira intorno ai 4 milioni l’anno.

Nato con la vendemmia del 1969, il Chianti Classico Docg Riserva Vigneti La Selvanella è stato uno dei primi vini italiani prodotti da una singola vigna con l’indicazione in etichetta. E’ fatto con uve Sangiovese Grosso cento per cento provenienti da La Selvanella, 50 ettari vitati a corpo unico che si estendono ad altitudini comprese tra 380 e 550 metri sul livello del mare a Radda in Chianti, in uno dei terroir più vocati della denominazione. Le viti, allevate a cordone speronato, si trovano su un terreno caratterizzato da prevalenza di alberese nella parte più bassa della collina e di galestro in quella più alta. La vendemmia viene effettuata entro la prima metà di ottobre con la raccolta dei grappoli sanissimi accuratamente selezionati. La vinificazione è di tipo tradizionale con la fermentazione alcolica condotta in parte con lieviti autoctoni e almeno tre settimane di macerazione in tini. La malolattica è spontanea e si svolge in botte. Il vino matura per circa 30 mesi in grandi botti di rovere francese e poi affina in bottiglia per un anno.

Il 2014 da noi degustato si presenta di colore rosso rubino scuro e carico con riflessi granato. Ha un naso fine e variegato con profumi di viola, prugna, ciliegia, tenui note di sottobosco, un cenno tostato e spezie dolci. Il sorso è fresco, disteso, discretamente strutturato e sapido. Ben smussati i tannini e lunga la chiusura. Non era facile produrre un Chianti Classico di un certo livello in un’annata problematica come la 2014, ma in questo caso possiamo affermare che il risultato è di tutto rispetto. Consigliamo l’abbinamento con le carni rosse o i formaggi stagionati.

Rubrica a cura di Salvo Giusino

Melini
Località Gaggiano – Poggibonsi (Si)
t. 0577 998511
melini@giv.it
www.cantinamelini.it

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