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Istituzioni

Indicazione obbligatoria dello stabilimento di produzione, c’è il sì del consiglio dei Ministri

08 Novembre 2015
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Dal Consiglio dei Ministri è arrivato il via libera definitivo del Governo al disegno di legge di delegazione europea che prevede la reintroduzione dell’indicazione obbligatoria della sede dello stabilimento di produzione o confezionamento per i prodotti alimentari.

Ora la norma approderà in Parlamento per l’approvazione. L’obbligo di indicazione della sede dello stabilimento – specifica il ministero delle Politiche agricole – riguarderà gli alimenti prodotti in Italia e destinati al mercato italiano.
Il disegno di legge chiede la modifica del regolamento europeo 1169/2011 che introduce l’etichetta europea per i prodotti alimentari (adottata il 13 dicembre 2014 dall’Italia) che ha eliminato l’ obbligatorietà dell’indicazione dello stabilimento, prevista invece dalla precedente norma italiana. Sarebbe bastato che il Governo, a tempo debito, avesse chiesto alle Ue una proroga dell’etichetta trasparente per mantenere le norme nazionali, evitando che scattassero quelle comunitarie.
A favore del provvedimento tutte le organizzazioni agricole, alcune catene della grande distribuzione e alcune industrie di marca.

A favore anche Coldiretti che osserva: “Quasi la metà della spesa è anonima per colpa della contraddittoria normativa comunitaria che obbliga a indicare la provenienza nelle etichette per la carne bovina, ma non per i prosciutti, per l’ortofrutta fresca, ma non per quella trasformata, per le uova, ma non per i formaggi, per il miele, ma non per il latte. Il risultato è che gli inganni del finto made in Italy sugli scaffali riguardano due prosciutti su tre venduti come italiani, ma provenienti da maiali allevati all’estero, ma anche tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro che sono stranieri senza indicazione in etichetta come pure la metà delle mozzarelle”.
La posizione di Federalimentare invece è sempre stata quella che non ci possono essere normative nazionali, ma europee.

C.d.G.