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Istituzioni

Biodiversità, boom di domande

16 Giugno 2011

L’agricoltore diventa custode della biodiversità. E’ questo l’obiettivo del bando dell’Assessorato regionale delle Risorse Agricole ed Alimentari chiuso pochi giorni fa, ovvero il 6 giugno scorso.

Si tratta della misura 214/2B: “Sostegno alla conservazione delle risorse genetiche in agricoltura. Preservazione della biodiversità: campi realizzati da agricoltori custodi”. Sette milioni e settecentomila euro è la dotazione finanziaria stanziata. Saranno circa centocinquanta le domande che verranno selezionate tra tutte quelle pervenute. Un boom di presentazioni che ora andranno al vaglio.
Conservazione della biodiversità della specie, tutela e diffusione di sistemi agroforestali ad alto valore naturalistico, tutela e gestione sostenibile del territorio, tutela della risorsa suolo, tutela delle risorse idriche, aumento della produzione di biomassa e diffusione di pratiche o attività per la riduzione del gas serra. Questi, in sintesi, sono gli obiettivi che si prefigge l’assessorato attraverso la misura. “In pratica, – spiega Salvatore Barbagallo, il dirigente generale – si cerca di preservare varietà di grano, di frutta, insomma di piante che altrimenti sarebbero destinate alla scomparsa, attraverso l’attività degli agricoltori stessi. Agricoltori custodi per l’appunto di un territorio e delle sue peculiarità”. Le varietà da destinare all’impianto saranno scelte dall’elenco delle cultivar/accessioni autoctone siciliane delle principali specie arboree da frutto, caratterizzate in collaborazione con le Facoltà di Agraria delle Università di Palermo e di Catania. L’elenco sarà aggiornato con nuove accessioni che saranno individuate dai centri pubblici di conservazione della biodiversità finanziati dall’azione A della stessa sottomisura. I campi potranno avere una superficie tra duemila e settemila metri quadrati. L’importo massimo finanziabile per la realizzazione di un campo è di 70mila  euro, con un contributo pari al ceto per cento delle spese sostenute. La dotazione finanziaria dell’azione, pari a sette milioni e mezzo di euro, permetterà di finanziare oltre cento campi su tutto il territorio regionale. I campi saranno accessibili a visitatori, studenti, operatori, e saranno luogo di conoscenza, diffusione, utilizzo del nostro patrimonio autoctono a rischio di estinzione.
 

Sandra Pizzurro