Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Istituzioni

Caleca: “Plauso alle cantine che vanno alle fiere senza sostegni pubblici”

28 Marzo 2015
Nino_Caleca Nino_Caleca

 
(Nino Caleca, assessore regionale della Sicila – Foto Vincenzo Ganci)

L’edizione annuale del Vinitaly, come anche della Prowein di Dusserdolf hanno registrato quest’anno una rivoluzionaria novità: per la prima volta le due iniziative – fino ad oggi sostenute economicamente con fondi della Regione Siciliana – sono state affrontate dalle Aziende con costi a loro totale carico.

Questo ha comportato un risparmio di circa 800 mila euro per le casse della Regione, ma cosa molto significativa, ha presentato una imprenditoria vitivinicola vivace, motivata e matura per affrontare direttamente  investimenti di sviluppo aziendale.
Notevole a tal proposito la soddisfazione espressa dall’Assessore Regionale dell’Agricoltura Nino Caleca, dal Commissario dell’Istituto del Vino e dell’Olio Nino Di Giacomo e dai rappresentanti delle tre organizzazioni maggiormente rappresentative del settore Consorzio Doc Antonio Rallo, Assovini Francesco Ferreri e Pro.Vi.di. Dino Agueci che, nel corso di una conferenza stampa, hanno presentato i risultati ottenuti dalla Sicilia nel corso dell’edizione appena conclusa di Vinitaly 2015.

Centosessanta le Aziende presenti al Padiglione 2 della fiera veronese che, insieme alla vite ad alberello di Pantelleria, riconosciuta patrimonio Unesco e “testimonial” d’eccezione di questa edizione siciliana di Vinitaly, hanno registrato un grande successo sia sotto il profilo dei riconoscimenti ricevuti che dei contratti sottoscritti.  Quello stesso successo che, negli ultimi anni, grazie anche all’azione di commercializzazione internazionale realizzata con i fondi dell’Ocm e con la misura 133, si è registrata per il brand Sicilia.

I dati 2014 ci danno vini IGP imbottigliati per 175 milioni di bottiglie da o,75 litri (ovvero + 4 milioni rispetto al 2013) mentre la Dop fa registrare  32,5 milioni di bottiglie, di cui 20 milioni di Doc Sicilia (+ 25% rispetto al 2013). Le certificazioni sono aumentate attestandosi a 1065 per complessivi 341 mila ettolitri di cui 546 per il Doc (212.000 ettolitri + 38,6% rispetto al 2013). Dato questo molto interessante in quanto indicativo del fatto che i produttori mirano ad offrire al consumatore finale un prodotto qualitativo d’eccellenza.

“Puntiamo molto sul settore vitivinicolo – dichiara l’Assessore Nino Caleca – che ha dimostrato di avere dinamismo, qualità e management giusto per stare sul mercato ed affrontare le sfide globali. Il nuovo Psr, insieme alla misure Ocm continuerà a puntare sul settore che fa da ambasciatore della Sicilia nel mondo ed apre nuovi mercati anche per gli altri prodotti di eccellenza siciliani. La nuova sfida – continua Nino Caleca – è quella di riuscire a traghettare anche le altre cantine che in questi anni meno hanno investito in innovazione e commercializzazione per riuscire ad incrementare le quantità di imbottigliato certificato e ridurre le percentuali di vino sfuso che, ancora troppo alte, rallentano lo sviluppo complessivo del comparto. Le aziende vitivinicole siciliane hanno mostrato di essere all’altezza del momento storico e sono pronte per superare le grandi sfide che il contesto economico pone. È in corso di sottoscrizione – conclude l’Assessore Caleca – un protocollo di collaborazione con l’Assessore delle Attività Produttive Linda Vancheri grazie al quale i due Assessorati parteciperanno insieme alle Fiere internazionali con un’ottimizzazione della presenza della Sicilia e una riduzione dei costi”.

C.d.G.