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Frodi del “Made in Italy”, il Ministero lancia l’allarme. Martina: “Abbiamo intensificato i controlli”

02 Dicembre 2014
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(Il ministro Maurizio Martina)

Sono 142 le procedure aperte dall’ispettorato repressione frodi-ICQUF del ministero delle politiche agricole alimentari per il falso made in Italy.

“Prosciutto San Daniele”, “Prosciutto di Parma”, “Mortadela Bolonia”, “Parmigiano Reggiano”, “Pecorino Romano”, “Grana Padano”, “Asiago”, “Fontina”, “Gorgonzola”, “Olio Toscano”, “Olio Riviera Ligure”, “Aceto Balsamico di Modena” sono alcuni dei prodotti, tra i più rappresentativi del mercato italiano, che sono finiti sotto la lente di ingrandimento del ministero per scovare i falsi che vengono spacciati come prodotti originali italiani.
Nei primi 11 mesi del 2014, già avviate 142 procedure, 36 ex officio in paesi come Spagna, Lettonia, Francia, Polonia, Germania, Gran Bretagna; 87 attività scovate sul web, con nomi a volte “strampalati”, ma che riportano al prodotto originale, come CheeseKit “Parmesan”, “Parmesan” Block-Grated, “Wine kit Chianti”; 19 casi di contraffazione del vino: tra i più “clonati”, “Prosecco”, “Lambrusco”, “Emilia IGT”, “Romagna DOC”, “Barolo”, “Salento IGP”, “Primitivo”, “Passito”.

Le frodi hanno rilevato casi eclatanti come, per esempio, la vendita di finto olio toscano Igp in Gran Bretagna, di Aceto balsamico di Modena non certificato in Francia e in Belgio, di ‘Parmesan’ in polvere in Danimarca e di formaggi prodotti in Lettonia denominati ‘La Grana’ e ‘Asiago’. 
“Abbiamo incrementato fortemente il contrasto alle frodi sul web e siamo il Paese che più di tutti in Europa utilizza le norme a tutela dei prodotti a denominazione. Le operazioni dell’Ispettorato repressioni frodi rappresentano – ha commentato il Ministro Maurizio Martina – un risultato importante nella lotta al falso Made in Italy, con numeri che segnano un record rispetto al passato. In particolare, va sottolineata l’attività di contrasto alle usurpazioni di denominazioni sul web, che sta vivendo una fase nuova grazie soprattutto al Protocollo di intesa che abbiamo sottoscritto lo scorso maggio con eBay. Quasi 90 delle procedure di infrazione sono relative infatti a illeciti online. Sono state rimosse moltissime inserzioni e bloccate le vendite di prodotti Italian sounding, come il famigerato ‘Parmesan’, ma anche dei cosiddetti cheese kit e wine kit Made in USA”.  

C.D.G.