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L'allarme

L’olio extravergine “su carta”: scoperto un giro di fatture false per 10 milioni di euro

05 Dicembre 2014
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Sono 8 gli indagati, accusati di frode agroalimentare e di reati fiscali

Un giro di fatture false per 10 milioni di euro. È quanto scoperto dall’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari. Le fatture si riferiscono al commercio di oltre mezzo milione di litri di olio extravergine di oliva italiano, per un valore commerciale complessivo di 3 milioni di euro. 

 L’operazione, denominata “Olio di carta” e coordinata dalla Procura di Trani, ha portato alla luce un sistema di frode radicato nel settore oleario in Puglia e Calabria, ma esteso anche in Toscana e Liguria. Sono 8 gli indagati, accusati di frode agroalimentare e di reati fiscali. 
Alla luce delle risultanze investigative sono state eseguite 11 perquisizioni delegate e coordinate da Antonio Savasta della Procura della Repubblica di Trani, con la preziosa collaborazione della Guardia di Finanza, nel corso delle quali è stata sequestrata ingente documentazione e materiale informatico al vaglio degli ispettori dell’ICQRF. 
Le indagini hanno confermato che i soggetti coinvolti si avvalevano di produzioni di olio inesistenti attribuite ad aziende compiacenti, così da “creare” fittiziamente il quantitativo fatturabile di olio falso italiano. 
Il sistema prevedeva il coinvolgimento di imprese “cartiere” pugliesi e calabresi che emettevano falsa documentazione sull’origine nazionale di olio extravergine di oliva di ignota origine e provenienza. Il prodotto arrivava alla fase di imbottigliamento già designato come Made in Italy, pronto per il confezionamento e la distribuzione sul mercato. 
“Abbiamo rafforzato i controlli sulla filiera dell’olio – ha commentato il Ministro Maurizio Martina – proprio perché il calo della produzione che registriamo quest’anno espone il settore al rischio di un incremento delle frodi. L’operazione “Olio di carta” è la dimostrazione del nostro impegno a garanzia dei consumatori e per la tutela delle migliaia di produttori onesti che affrontano già un periodo di crisi. L’azione di verifica è stata potenziata e traccia il prodotto dall’ingresso nei porti, alla trasformazione e fino all’immissione in commercio. Vogliamo ribadire con chiarezza che non c’è spazio per chi viola le regole. Il nostro Ispettorato repressione frodi e gli altri organismi di controllo sono in campo quotidianamente con professionalità ed efficacia, confermando il valore del nostro sistema antifrodi”. 

C.D.G.