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L'Anteprima

Montalcino rivela nel calice una triade: ecco il Brunello 2013, la Riserva 2012 e il Rosso 2016

16 Febbraio 2018
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Prende il via oggi l’edizione 2018 di Benvenuto Brunello l’evento più atteso della settimana delle anteprime Toscane. 

Da oggi infatti a Montalcino è di scena “Sua Maestà” il Brunello, probabilmente il vino italiano più conosciuto e amato all’estero. In degustazione per i tantissimi giornalisti ed operatori di settore arrivati a Montalcino da tutte e cinque i continenti il Brunello di Montalcino 2013, Il Brunello di Montalcino Riserva 2012 e il Rosso di Montalcino 2016. Ben 135 le cantine presenti a questa edizione di Benvenuto Brunello più di due terzi del totale di quelle operanti sul territorio ilcinese. Valutata quattro stelle l’annata 2013 ha avuto un andamento meteorologico alquanto capriccioso soprattutto nel periodo primaverile e ad ottobre. Dopo un inverno piovoso che ha contribuito a ben implementare le riserve idriche per la stagione calda, anche maggio e nella prima parte di giugno le piogge sono state abbondanti e le temperature sotto la media stagionale, ma dalla seconda decade di giugno le temperature si sono alzate ben sopra la media favorendo così lo sviluppo vegetativo delle piante. Nella prima parte luglio sono invece tornate le piogge e le temperature sono tornate sotto la media, ma poi il tempo si è ripreso, le temperature sono tornate in linea con la media stagionale e si è solo registrato un modesto ritardo dell’invaiatura. Agosto e settembre invece hanno perfettamente svolto il loro dovere, temperature calde a volte sopra la media ma mitigate da un’ottima escursione termica durante la notte che ha consentito una buona maturazione delle uve tanto che il primo Sangiovese è stato vendemmiato il 23 settembre nelle zone di Castelnuovo e Sant’Angelo. Sino al 4 ottobre il tempo ha tenuto perfettamente poi dal 5 è ritornata la pioggia per una settimana che però a conti fatti ha inciso ben poco sulla qualità delle uve di quelli che ancora non avevano vendemmiato, tanto che l’annata è stata valutata come eccellente. Sicuramente l’esperienza dei viticultori di Montalcino e la loro esperienza sul Sangiovese ha molto contribuito a portare in porto e bene un’annata che dal punto meteorologico qualche capriccio l’ha fatto certamente.

Ci si aspetta molto anche dal Brunello Riserva 2012 millesimo classificato come eccezionale, il rating assegnato all’annata infatti ha ben 5 stelle. L’annata cominciata con un inverno rigido e piovoso che ha favorito un buon accumulo di riserve idriche per l’estate. La primavera nella norma delle medie stagionali ha favorito al massimo il periodo di risveglio della vite e il successivo ciclo vegetativo, l’estate calda e siccitosa in qualche caso ha creato qualche problema di stress idrico prontamente risolto dalle piogge di fine estate che hanno riequilibrato le vigne nella fase più critica quella della maturazione. Il caldo di settembre rinfrescato da qualche sporadica pioggia ha contribuito ad elevare l’escursione termica tra giorno e notte facendo così arrivare in cantina praticamente su tutti e quattro i versanti ilcinesi uve mature e sanitariamente perfette. I primi assaggi confermano sicuramente le caratteristiche abbastanza evidenti delle due annate, ovviamente va anche tenuto conto che le riserve hanno un anno in più di affinamento in bottiglia e complice un’annata eccezionale risultano già da subito ben equilibrate tra frutto, acidità e tannini e più pronte da bere, sicuramente il millesimo 2012 uscirà ancora meglio alla distanza per chi ha la pazienza di aspettare.

Più nervosi i vini del millesimo 2013 ancora giovani e che necessitano di un ulteriore affinamento in bottiglia per trovare il giusto equilibrio tra tannini e acidità importanti e ancora in piena evoluzione e un il frutto. Ma che già da adesso sembrano promettere molto bene anche per il futuro.Il 2017 si presenta come un anno all’insegna della stabilità: confermato il dato sulle esportazioni, che si attesta sul 70% della produzione totale. Stabile anche la produzione: 9.010.369 le bottiglie di Brunello imbottigliate nel 2017 e  4.617.384 quelle di Rosso. In aumento rispetto all’anno scorso il giro d’affari del settore vitivinicolo a Montalcino, che quest’anno ammonta a 180 milioni di euro (erano 170milioni nel 2016). Il valore stimato di 1 ettaro di vigneto a Montalcino si attesta sui 700.000 euro, con una rivalutazione, in appena mezzo secolo, del 4.405% (fonte Winenews). Continuano ad aumentare infine i flussi turistici nella città: quest’anno il numero di visitatori a Montalcino ha superato 1.500.000 persone. I numeri confermano che il Brunello di Montalcino è una delle eccellenze d’Italia che riesce ad unire alla qualità anche ottime performance economiche.

Cdr