Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
L'appuntamento

A Parigi l’incontro promosso dall’Oiv sulla congiuntura mondiale

11 Aprile 2014
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Consumo mondiale stabile. Aumenta la produzione in Europa soprattutto in Spagna. Record in Cile e Nuova Zelanda 

Lo scenario attuale del vino sarà il tema della conferenza programmata dall'Oiv per il 13 maggio.

Il presidente Jean-Marie Aurand illustrerà alla stampa con dati alla mano la situazione attuale del settore vinicolo globale. L'incontro si terrà alle 11.30 nella sede di Parigi dell'Organizzazione, al numero 18 di rue d'Aguesseau. 

Si mostreranno i dati sull'ultima vendemmia. Verrà proiettata l'analisi del mercato con focus sui flussi commerciali internazionali e sulle tendenze di consumo. Occasione per fare il punto su nuove prospettive. 

Alcuni dati della relazione sulla congiuntura mondiale

Il vigneto europeo si dovrebbe stabilire nel 2013 a 3481 mha, pari a una riduzione dello 0,5% tra il 

2012 e il 2013. Il vigneto non europeo è in leggera crescita tra il 2012 e il 2013 (+19 mha). Soprattutto in Cina e America del Sud (eccetto il Brasile, dove sembra prosegua un’importante ristrutturazione del vigneto) che si confermano  le principali aree di crescita del vigneto mondiale. I vigneto non europeo si dovrebbe attestare nel 2013 a 3955 mha, pari a una crescita relativa moderata dello 0,5% rispetto al 2012.  La superficie viticola mondiale totale nel 2013 (incluse le superfici non ancora in produzione), dovrebbe rimanere pertanto stabile rispetto a quella 2012, a 7436 mha. 

Per quanto riguarda la produzione. In Europa si attesta ad  un livello nettamente in crescita rispetto a quello molto scarso della produzione 2012 (146 milioni di ettolitri) e vicino ai livelli di produzione del periodo 2007-2009.  La produzione 2013 (esclusi succhi e mosti) dovrebbe raggiungere i 162,2 milioni di ettolitri, ossia registrare una  crescita dell’11% rispetto al 2012. La produzione spagnola  registra un raccolto record.  con 50,6 milioni di ettolitri. La Spagna sarebbe, con 42,7 milioni di ettolitri vinificati nel  2013, il secondo produttore mondiale di vino, dopo l'Italia. Il Bel Paese rimane sui 45 Mhl. 

La produzione mondiale di vino del 2013 (esclusi succhi e mosti) tocca i 276,6 Mhl, ossia +21,8 Mhl rispetto a quella del 2012, e può essere qualificata come medio-forte.

Nei principali paesi dell'emisfero australe, Stati Uniti e Cina, il livello di produzione (esclusi succhi e mosti) dovrebbe raggiungere nel 2013 i 79,3 Mhl, ciò indica una crescita sensibile (quasi +8%) rispetto al 2012. Gli Stati Uniti con 22 Mhl, esclusi succhi e mosti, registrano una produzione notevole di vino nel 2013, specialmente in California: +7% rispetto al 2012. 

Il  Cile registra nuovamente una produzione record, raggiungendo i 12,8 Mhl (+2%/2012, record precedente), l'Argentina ritrova, nel 2013, una produzione vinicola conforme al proprio potenziale (15 Mhl rispetto agli 11,8 Mhl dello scorso anno, ossia +27%). Il  Brasile, registra un nuovo calo nel 2013.

In Sud Africa la produzione vinificata raggiunge un livello alto di quasi 11 Mhl (contro i 10,6  Mhl del 2012, +4%). Anche la produzione neozelandese registra un nuovo record, raggiungendo nel 2013 i 2,5 Mhl, superando il record precedente del 2011 (2,35 Mhl). Infine, c'è la produzione in Cina, che con 11,7 Mhl registra un calo di 2,1 Mhl rispetto allo scorso anno (-15%). 

Il consumo mondiale sembra essersi complessivamente stabilizzato: 240,9 Mhl nel 2009, 240,3 nel 2010, 241,2 nel 2011, 241,2 nel 2012.