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L'azienda

Nell’Antico Palmento di Manduria, dove il Primitivo “è come una donna molto seducente”

08 Febbraio 2016
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(Gabriele, Bruno e Mariangela Garofano)

di Annalucia Galeone

Credere nel proprio lavoro, svolgerlo con amore, competenza e con i piedi ben piantati per terra è la caratteristica dei Garofano. La famiglia di vignaioli è guidata dalla saggezza maturata con anni di esperienza come enologo dal capostipite Bruno, fratello di Severino.

Nella conduzione della piccola cantina, l'Antico Palmento a Manduria, nella terra del Primitivo è coadiuvato dai tre figli, ognuno, secondo la personale inclinazione. Mariangela neo biologa assieme al padre segue la produzione in cantina, Gabriele 'l'oste contadino' si dedica alla coltivazione delle vigne e alla gestione della sala degustazione, Paolo è il responsabile della rete commerciale.
“Sono nato ad Atripalda in Campania. L'amore per la natura è sbocciato in tenera età, la mia famiglia ha sempre prodotto vino. È stata una vocazione spontanea coltivata e affinata con gli anni di frequenza alla storica Scuola Enologica di Avellino – racconta Bruno Garofano -. Essere enologo è più che un lavoro, mi piace, mi permette di dare sfogo alla mia vena creativa. Il vino prima di essere prodotto deve essere immaginato, costruito nella mente. Non esiste la perfezione, sono alla costante ricerca del miglioramento della qualità. L'enologo come l'artista non è mai soddisfatto di sé stesso”.

Purtroppo, “chi ha il pane non ha i denti e chi ha i denti non ha il pane – sottolinea Bruno -. Questa sorte è toccata al vino pugliese. Col tempo è arrivato il riscatto, abbiamo imparato a crederci sono state affinate le tecniche di vinificazione per modellare un vino spigoloso poco adatto all'imbottigliamento”.
Per Bruno, l’approccio al Primitivo di Manduria è come quello di un uomo al primo appuntamento con una donna esuberante, demodé, robusta, con una femminilità prorompente che ha solo bisogno di trovare se stessa per riscoprire la propria dolcezza. Oggi quella donna è una lady di ferro, dall'eleganza seducente, pur conservando la sua grande forza ha trasformato quelli che erano considerati difetti in caratteristiche distintive.
“Ho trascorso gli ultimi quarant’anni girovagando e collaborando con tante aziende vitivinicole -continua Bruno -. Ho sempre desiderato una cantina tutta mia. Quando il lavoro diventa una passione non lo abbandoni, io continuo a farlo con lo stesso entusiasmo, non ho voglia di andare in pensione. Qualche anno fa il sogno è finalmente diventato realtà. Per caso ho scoperto un antico palmento dei primi del '900, una vera e propria piccola cantina nel cuore di Manduria, dopo i lavori di restauro nel rispetto della struttura originaria ha avuto inizio l'avventura come produttori.

La nostra è una piccola realtà, desideriamo rimanere piccoli e seguire la filiera produttiva dalla pianta alla cantina. Tornare all'agricoltura oggi è un privilegio, prima si fuggiva dalla campagna, non ha prezzo trascorrere una bella giornata di sole in campagna a potare”.
La produzione annua è davvero limitata, solo 8.000 bottiglie prodotte in pochi ettari di proprietà. I nomi dei vini, 'Acini Spargoli' Primitivo di Manduria secco e la 'Dolce Vita' Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg sono stati pensati prima di metterli in produzione, le etichette sono delle piccole opere d'arte realizzate con cura certosina.

Acini Spargoli prende il nome dai vecchi cloni del Primitivo con i grappoli diradati e spargoli dalla buccia sottile. L'etichetta con la coda di pavone e gli acini dell'uva evoca il ventaglio di profumi che coglie chi sorseggia questo vino.

La Dolce Vita è ispirato all'omonimo film di Federico Fellini, è un vino da bere in momenti conviviali. Sull'etichetta sono rappresentate le foglie della vite il colore va dal verde, al giallo, al rosso per ricordare che il vino è ottenuto da una vendemmia tardiva con appassimento sulla pianta.

Antico Palmento
via Fabrizia, 20/A
Manduria (Ta)