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L'azienda

La terra e l’olio le scommesse di cinque fratelli: “Così proviamo a realizzare i nostri sogni”

15 Febbraio 2019
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(La famiglia Dragotto al completo)

E' una storia di passione, di amore per la propria terra, di voglia di provare nuove esperienze lavorative, ma che siano a contatto con la Natura.

In sintesi nasce così la Dragotto Farm, a Castelvetrano in provincia di Trapani. Dentro ci sono cinque fratelli, con cinque lauree diverse. Insieme danno vita a questo progetto, di ritorno alla Terra, ai valori semplici. Ma con una voglia di fare qualità. L’azienda agricola nasce nel 2016, in un appezzamento di terreno di circa 5 ettari. Siamo in piena valle del Belìce, un territorio martoriato dal terremoto del 1968. Qui, però, la Sicilia sa esprimere grandi produzioni di olio. E  nella Dragotto Farm le terre sono particolarmente vocate alla produzione degli ulivi. “La passione per l'olio c'è sempre stata in famiglia – racconta Luca Dragotto – fin da bambini siamo stati abituati a consumare oli artigianali e considerarli un elemento essenziale per la nostra alimentazione. La passione per il cibo e la curiosità di ogni singolo elemento che compone un piatto ben riuscito, ha fatto il resto. Ma la decisione di investire in agricoltura, uno sforzo grande se consideriamo che io e i miei fratelli non abbiamo ereditato nulla e siamo partiti da zero, nasce dalla passione per la terra e da ciò che offre: uno stile di vita che inevitabilmente ti condiziona e ti conduce al bello, ci piace l’idea di fare e lasciare qualcosa di buono per il futuro”


(Marco Dragotto)

La nuova azienda è costituita da Luca, una laurea in legge e un lavoro da funzionario all'università di Palermo, ma nella Dragotto Farm sveste i panni del burocrate e si occupa del coordinamento di tutti i processi aziendali dalla terra, al frantoio, alla bottiglia. Le attività di Luca sono accompagnate da quelle di sua moglie Chiara Bonanno, storica dell'arte e dottore di ricerca, insieme a Luca Tedesco, grafico e parte integrante dell’azienda, che si occupano del marketing, del packaging, del sito web e dei social. L’azienda vive del lavoro di tutti i fratelli Dragotto: Marco, capo dell'Azienda agricola e laurea in economia, si occupa della commercializzazione del prodotto e della presentazione ai buyer; Antonio, una laurea in economia ed esporto in fondi strutturali, si occupa di far quadrare i conti; Andrea, manager del food si occupa della parte legata al mondo della ristorazione; Miriam, la più giovane della famiglia e laureanda in scienze agrarie, insieme all' agronomo aziendale, si occupa di prevenzione e del benessere del piante. 

Fare olio non è una cosa semplice. Lo sanno benissimo da queste parti. E per questa Dragotto ha scelto di affidarsi ad un lavoro accurato di ricerca e innovazione, riuscendo ad ottenere un prodotto di qualità, nel rispetto delle risorse naturali. La prima produzione, nel 2017 è stata quella “dell'anno zero”, per verificare le potenzialità. Lo scorso anno, nonostante l'anno produttivo negativo un po' in tutta Italia, si è riusciti a produrre un olio molto interessante, sia per profumi che per sapori. Qui, dalla raccolta a mano alla molitura a freddo, ogni fase della lavorazione dell’olio è seguita con cura maniacale e si attiene ai disciplinari Dop “Valle del Belice” e Igp “Sicilia” e dell’agricoltura biologica. Si coltiva soprattutto Nocellara del Belice (unico prodotto in Europa ad avere due Dop per la stessa varietà: “Valle del Belice” per l’olio e “Nocellara del Belice” per l’oliva da mensa), da cui si ottiene un olio di altissima qualità, dalle eccellenti caratteristiche organolettiche. Interessante e curioso il nome scelto per la nuova linea di oli: Viridior, che in latino significa “più verde”. Profumi fruttati e note erbacee in bocca. Si percepiscono anche sentori di pomodoro e carciofo. Della linea Viridior, presentata in una serata a Palermo, fanno parte il Grand Cru, Nocellara in purezza e prodotto in pochissime bottiglie e il Blend, ottenuto dalla sapiente miscelazione di diverse varietà.

G.V.