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L'azienda

Alta qualità esaltando il territorio trapanese: la mission della cantina Di Legami

27 Novembre 2019
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(Gabriella e Giuseppe Di Legami)

di Manuela Zanni

Se esiste un territorio in cui il Grillo conosce una delle sue migliori espressioni, questo è, senza dubbio, l’areale trapanese. 

Non è un caso, quindi, che l’azienda Di Legami che sorge in contrada Berlinghieri e Zafarana, nel territorio di Castellammare del Golfo, abbia tra i suoi fiori all’occhiello proprio etichette che contengono le uve provenienti da questo vitigno, in purezza o in blend, rappresentativo non solo di quella zona ma anche di tutta la Sicilia. La famiglia Di Legami, da ben tre generazioni, è alla guida dell’ omonima azienda dedita alla coltivazione e alla valorizzazione dei vitigni autoctoni quali, oltre al Grillo, Inzolia, Nero D’Avola e Perricone, con una particolare attenzione anche agli alloctoni come Chardonnay e Syrah che, tuttavia, possono ormai essere considerati a tutti gli effetti “figli adottivi” perfettamente integrati nel territorio siciliano. A condurre l’azienda ereditata dai nonni, i fratelli Giuseppe e Gabriella Di Legami  insieme alla manodopera locale di fiducia e alla guida tecnica dell’enologo Sebastiano Polinas che “accompagna” i vini biologici nel proprio percorso di crescita, di valorizzazione e maturità, “nel pieno rispetto del territorio e dei vitigni coltivati in azienda”, tengono a dire i Di Legami,

L’azienda si estende per circa 100 ettari, di cui 45 vitati su lievi colline a 350 metri sul livello del mare che insistono su due contrade Berlinghieri e Zafarana all’interno delle quali le epoche d’impianto vanno dagli anni 2005 fino ad arrivare ai giorni nostri. In particolare dai vigneti di Berlinghieri nascono il Grillo, lo Chardonnay, il Perricone e un metodo classico da uve Grillo; da quelli di Zafaràna, invece, l’Inzolia, il rosato da Nero D’Avola ed il Syrah. La tenuta si sviluppa intorno ad una casa colonica preesistente e ristrutturata secondo i dettami delle tecnologie enologiche più moderne e  rappresenta, oggi, una realtà vitivinicola biologica certificata dal 2012, consapevole delle forti radici storiche legate al territorio, ma assolutamente in grado di stare al passo con i tempi grazie alla scelta sostenibile di operare in biologico che rappresenta un must della mission aziendale.

In seguito alla scelta del biologico le lavorazioni dei vigneti sono limitate, per favorire un buon apporto di sostanza organica al suolo, quest’ultima integrata con l’inerbimento di leguminose ed il sovescio effettuato in primavera. Anche i trattamenti sono limitati e, oltre all’utilizzo di zolfo, vengono sperimentati dei prodotti naturali biologici per il contenimento dei funghi patogeni. Per limitare lo sviluppo degli insetti nocivi, inoltre, si utilizza il metodo biotecnologico dei feromoni mentre la presenza di due laghi artificiali che raccolgono le acque piovane nei periodi invernali consente una riserva d’emergenza per le irrigazioni di soccorso. La potatura viene effettuata sempre dalle stesse esperte mani degli uomini aziendali, la vendemmia è rigorosamente manuale e, a questa, segue la refrigerazione delle uve in cella frigorifera, presente in cantina.  

“L’obiettivo di creare prodotti di alta qualità favorendo la biodiversità ed esaltando le caratteristiche del territorio trapanese è sempre stato nelle nostre corde – dice Giuseppe Di Legami – grazie ai preziosi consigli del nostro enologo Sebastiano Polinas siamo riusciti a realizzare una serie di accorgimenti che ci consentono di ottenere dei vini fortemente rappresentativi del nostro territorio e di conservarne integre le qualità organolettiche. Uno tra tutti è la vinificazione in riduzione che consente di proteggere i vini, soprattutto i bianchi, dall’ossigeno e, di conseguenza, limita l’uso dei solfiti che, nel nostro caso, è al di sotto della soglia consentita. Ne conseguono vini destinati ad una maggiore longevità, in grado di conservare a lungo il corredo aromatico”. Queste caratteristiche fanno dell’azienda Di Legami una realtà dalle grandi potenzialità che, grazie alla passione e alla competenza, ha fatto della qualità l’ambiziosa meta verso cui puntare.