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L'azienda

Avere 26 anni, vivere in Sicilia e fare vino. Aloisio: attratto dal richiamo della terra

01 Marzo 2021
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di Christian Guzzardi e Federico Latteri

Un’azienda giovanissima, guidata da un altrettanto giovane uomo innamorato del vino e della Sicilia. A soli 26 anni, Calogero Aloisio fonda Terre Garcia, una piccola ma ambiziosa realtà sbarcata sul mercato ad aprile del 2020 con la sua prima produzione di Grillo.

Dopo gli studi in geologia a Pisa, Calogero decide di tornare nei propri territori d’origine e di riprendere l’antica tradizione di famiglia, fin dagli anni ’60, impegnata nella produzione di uve. Ci troviamo nel vastissimo territorio di Monreale, in prossimità della cosiddetta diga Garcia, un lago artificiale poco distante dal comune di Poggioreale, al confine tra le province di Palermo e Trapani. “Tornato da Pisa – racconta Calogero – avevo voglia di riprendere in mano l’azienda di famiglia. Così ho deciso di dedicarmi, con l’aiuto di mio padre e di mio fratello, ai vigneti che erano appartenuti a mio nonno. Dieci ettari presso i quali venivano prodotte uve che, di anno in anno, venivano vendute alle grandi cantine sociali della zona”. Il richiamo della terra diventa irresistibile. Calogero inizia a reimpiantare laddove, negli anni, si era deciso di estirpare e soprattutto comincia ad interessarsi al mondo del vino. Segue un periodo di ricerca e studio – fatto di incontri, assaggi, visite in cantina, partecipazione a fiere – che lo porta nel 2019 a realizzare la sua prima vendemmia. Il risultato è l’avvio di una piccola produzione, che conta circa 3.500 bottiglie, e la commercializzazione della prima annata di Grillo firmato Terre Garcia.

“Dal 2017 – prosegue Calogero – abbiamo cominciato a cambiare il modo di realizzare il vino. Siamo passati da una produzione familiare a una professionale. Nel 2018 è avvenuta la svolta. Ho conosciuto un giovane enologo, Salvatore Zichichi, tornato a lavorare in Sicilia dopo esperienze in Australia e Cile: è grazie a lui che ho deciso di lanciarmi definitivamente in questa avventura”. Una partenza all’insegna del Grillo ma che è già in via d’espansione: “Dal prossimo anno partiremo anche con la vendemmia dei vitigni più giovani, impiantati nel 2018. L’obiettivo è quello di iniziare a produrre Nero d’Avola, Syrah e Sauvignon Blanc”. Una realtà molto dinamica che vede Calogero Aloisio impegnato su più fronti. Dal lavoro in vigna, a quello in cantina, fino alla commercializzazione. “È molto impegnativo – racconta – ma allo stesso tempo entusiasmante. Una gran bella gavetta. Al momento stiamo spingendo sul canale Horeca e siamo presenti in alcuni market place. Nel futuro abbiamo in programma di accogliere le persone in azienda e di realizzare all’interno dei nostri terreni una piccola cantina in modo da poter seguire interamente l’iter produttivo”.

E sul modo di proporre Terre Garcia sul mercato, aggiunge: “Vogliamo raccontare la qualità delle nostre uve e dei nostri terreni. Il nostro modo di comunicare non può non tener conto della storia e delle caratteristiche dei luoghi che ci ospitano. Siamo su delle colline incantevoli, alle spalle dei monti Sicani. Le nostre vigne sono esposte ai venti e sorgono su terreni calcareo-argillosi che, anche grazie alla presenza di gesso in alcuni tratti, regalano al nostro vino una salinità molto interessante. Mi piacerebbe tanto poter includere tutti questi elementi nella storia che racconteremo”. Una storia che, di certo, non manca di impegno e di passione. La stessa che ha spinto Calogero Aloisio ad avviare l’esperienza di Terre Garcia: “Molti giovani stanno tornando a lavorare la terra e ad avviare aziende agricole. Personalmente non mi sono sentito influenzato da questa tendenza, ma è stata una scelta di carattere più personale. Ciò che mi ha spinto a creare questa realtà è l’amore per la mia famiglia e per queste terre. Sono convinto di aver fatto la scelta giusta, bisogna sempre avere il coraggio di ascoltare i proprio cuore per proseguire nel proprio percorso”.

Noi abbiamo anche assaggiato il vino, il Sicilia Doc Grillo 2019 di Terre Garcia. Il quale si presenta di colore giallo paglierino di media intensità. È pulito all’olfatto con profumi di pesca bianca, frutta esotica e fiori gialli di campo. Il sorso, fresco, discretamente strutturato e di buona lunghezza, fa leva sull’equilibrio dinamico che si stabilisce tra l’acidità e l’evidente sapidità, risultando piacevole e facile da bere. È un bianco coerente con vitigno e territorio.