Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
L'azienda

Bortolomiol rivoluzione ambientale “in rosa”: così l’azienda vuole proteggere la Glera

01 Novembre 2021
Ottavia_Bortolomiol Ottavia_Bortolomiol

di Michele Pizzillo

In tema di certificazione ambientale nel settore del vino pare che interloquire con il mondo femminile sia più facile.

Tant’è vero che la prima azienda che ha cominciato a collaborare con Indaco2, società spin-off dell’Università di Siena che analizza il Ciclo di Vita (Lca – Life Cycle Assessment) dei vini è la cantina Bortolomiol di Valdobbiadene che dopo la scomparsa del fondatore, Giuliano Bartolomiol, è portata avanti dalla vedova Ottavia e dalle loro quattro figlie (Maria Elena, Elvira, Luisa e Giuliana). Che, con queste scelte, stanno emulando il loro congiunto che fu il primo a proporre il Prosecco brut e ancora prima di creare la sua azienda, con alcuni amici aveva fondato la Confraternita del Prosecco con lo scopo di fare di un prodotto locale senza pretese, uno spumante prestigioso a livello nazionale. La stessa passione e l’amore sconfinato per il vitigno Glera oggi caratterizza le quattro sorelle Bortolomiol che sostengono un progetto per tutelare la biodiversità del vitigno dal quale si produce il Prosecco, attraverso la salvaguardia, lo studio e il ripristino di materiale genetico di vecchi ceppi di vite autoctoni dell’area del Conegliano-Valdobbiadene, recuperando le piante di oltre sessant’anni capaci di portare a un miglioramento della qualità e della produttività del vigneto. In questo modo, i viticoltori possono piantare le vigne con barbatelle geneticamente garantite. E, contestualmente “abbiamo adottato comportamenti e strategie atte a preservare il territorio che abitiamo attraverso una condotta ecosostenibile: il benessere della vite e del vigneto è per noi un approccio importante e doveroso, tramandatoci da nostro padre, che fondò la cantina nel 1949, anche se la tradizione famigliare risale al 1760”, afferma Elvira, vice presidente della Bortolomiol.

(Ottavia Bortolomiol)

Già da diversi anni questa cantina è impegnata a rendere la produzione in armonia con l’ambiente. Prova ne è il riconoscimento della Dichiarazione Ambientale di Prodotto (Epd-Environmental Product Declaration), l’unica certificazione di qualità ambientale valida a livello internazionale che Bortolomiol è stata la prima azienda vitivinicola ad ottenere. Una certificazione che analizza il ciclo del prodotto dalla vigna al calice, dalla vendemmia allo smaltimento della bottiglia, spiegano Riccardo Maria Pulselli ed Elena Neri di Indaco2, società che ha accompagnato la cantina nell’ottenimento della certificazione che per il momento riguarda il Valdobbiadene Prosecco Superiore docg Millesimato Biologico Brut Ius Naturae. “Dopo questo importante traguardo, il nostro percorso continua sino alla certificazione dell’intera azienda. Questo riconoscimento è l’avvio di un cammino che vede coinvolto l’intero territorio. Solo grazie all’impegno di tutti riusciremo a raggiungere la vera sostenibilità, che da ambientale diventa sociale e quindi globale”, aggiunge Elvira.

E, quindi, fa bene Ada Rosa Balzan, ideatrice del primo algoritmo che certifica le aziende in base a parametri internazionali di sostenibilità ambientale, di governance e sociale ad evidenziare come le aziende che hanno maggiore propensione all’estero e che sono guidate da donne siano quelle che per prime si sono mosse in tema di sostenibilità. Ed è un’altra donna, la divulgatrice d’arte Francesca Cavallin, a ricordare che la parola sostenibilità fu formulata nel 1972 per indicare l’impossibilità per il mondo di produrre risorse infinite in un pianeta che presenta risorse limitate. Ricordando, anche, che l’arte ha sempre avuto uno stretto legame con la natura. E, a questo punto, emerge l’impegno a sostegno dell’arte della famiglia Bartolomiol, con il progetto del Parco della Filandetta, cuore biologico dell’azienda (da qui provengono le uve Glera per la produzione di Ius Naturae), a pochi metri dalla cantina storica Bortolomiol, per recuperare la più piccola delle quattro vecchie filande del paese, in passato luogo di lavoro di tante donne e immersa in un parco secolare nel cuore di Valdobbiadene, che è un esempio virtuoso di integrazione di un simbolo dell’industrializzazione con uno processo antico come quello di fare il vino. Il Parco rispecchia l’attenzione alla sostenibilità e alla valorizzazione del territorio, tematiche centrali nella filosofia aziendale, e si sta configurando sempre più come un vero e proprio agorà del vino, contenitore culturale che ospita opere di land art ma anche eventi quali concerti, degustazioni, presentazioni di libri e mostre. L’investimento nell’arte da parte della famiglia Bortolomiol va oltre il Parco, visto che a poca distanza hanno realizzato la Residenza d’Artista, dimora messa a disposizione di artisti italiani ed esteri che qui si ispirano alla natura e alla vite per poi lasciare la propria testimonianza. Un luogo unico in cui le diverse forme d’arte si incontrano e trovano una casa d’eccezione, nel cuore delle colline patrimonio dell’Unesco. A completare il racconto sulla sostenibilità, ci pensano tre ottime bollicine firmate Bartolomiol.

Ius Naturae organic wine Valdobbiadene superiore docg brut millesimato 2020

Uve Glera in purezza selezionate nel vigneto ubicato all’interno del Parco della Filandetta; di colore giallo paglierino e con perlage fine e persistente, al naso è un vino che esprime fragranti note fruttate in particolare di mela, di pera e di frutta esotica. In bocca è prima di tutto elegante, asciutto, fresco e poi arrivano le note fruttate già percepite al naso, sostenute da un bel vigore gustativo armonicamente in sintonia con sapidità e il tocco di dolcezza finale. Questo vino probabilmente rappresenta una nuova prospettiva per tutta l’area del Valdobbiadene, visto che Giuliano Bartolomiol fu il primo a produrre il Prosecco brut.

Bandarossa Valdobbiadene Prosecco superiore docg extra dry millesimato 2020

La banda rossa era un segno che Giuliano Bartolomiol tracciava sulle bottiglie della migliore selezione dell’anno di Prosecco extra dry che, generalmente, riservava agli amici veri. E’ una edizione speciale perché le uve Glera vengono selezionate in ben 20 vigneti e il vino è sottoposto ad un processo di spumantizzazione più lungo rispetto al classico metodo Charmat. E’ una bollicina di rara eleganza con perlage fine e persistente che anticipa profumi delicati di mela, pesca ed agrumi. In bocca la gradevolezza, la morbidezza e la freschezza sono sostenute da note fruttate e sentori di nocciole tostate.

Grande Cuvée del Fondatore Motus Vitae Prosecco superiore Rive San Pietro di Barbozza millesimato 2018

Questo Prosecco dedicato al fondatore dell’azienda è una bellissima espressione del vitigno e del territorio molto amati da Giuliano Bortolomiol e, quindi, rappresenta la quintessenza del Valdobbiadene docg. Le uve Glera provengono dal vigneto di San Pietro di Barbozza e vinificate a pressione e temperatura controllata. La presa di spuma dura 10 mesi per avere un vino elegante, di colore paglierino brillante con perlage fitto e persistente. Al naso è fragrante, con richiami olfattivi di albicocche mature e belle note floreali. In bocca rivela complessità e struttura importante, morbidezza ed eccellente pulizia che ne fanno vino particolarmente versatile negli abbinamenti.

Bortolomiol
Via Garibaldi 142 – Valdobbiadene (Treviso)
T. 0423 9749
www.bortolomiol.com
info@bortolomiol.com