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L'azienda

Da Miss Italia a “regina” del Moscato Giallo: Elisa scommette sui Colli Euganei

07 Settembre 2017
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(Gianluca Bisol ed Elisa Dilavanzo)

di Maristella Vita

Sul lato meridionale del Parco Regionale dei Colli Euganei (Baone, in provincia di Padova), una cascina e la sua cantina, sul monte Pirio, s’incontrano. 

I vitigni, in pendenza collinare, sono pronti per la vendemmia e si incrociano tra loro elegantemente come a creare una cornice per “Maeli Wine”, Azienda Vitivinicola che con amore accompagna l’uva a “fiorire” nei vini di questo territorio, culla di eccellenza. Un terreno vulcanico, minerale e salato ospita in 3 ettari e mezzo le viti. Un terroir di storia secolare che non può che donare una particolarità unica ai suoi frutti; ed il vino Maeli ne è riconoscente, come noi d’altronde quando portiamo un calice di Fior d’arancio, alle labbra. 

Il colore oro tipico dell’acino del moscato giallo, qui vinificato secco, prodotto molto caro all’Azienda, è piacevolmente persistente in calice. La salinità del terreno segue l’assaggio, ed è geniale. Elisa Dilavanzo, che oggi è alla guida di Maeli Wine, il suo Fior d’Arancio ce lo consiglia in abbinata a dei piatti fragranti e sapidi, piuttosto della solita pasticceria. Vi stupirà, ci assicura, e c’è da crederle, dati i suoi trascorsi di sommelier apprezzati e premiati. Elisa è l’identità di Maeli. Ex Miss (ha partecipato anche a Miss Italia), lascia la moda e lo spettacolo per seguire un istinto che la porta sulla via del vino. Studiando e viaggiando si è creata un grosso bagaglio di conoscenze di settore; ed oggi il vino lo produce lei, ed anche bene. L’Azienda è gestita da Elisa e dalle sue appassionate collaboratrici, una squadra quasi totalmente in “Rosa”, se non per l’Enologo Andrea Boaretti, e per i viticoltori locali presenti durante la vendemmia. “Fior d’Arancio”, “Infinito” Bianco (uvaggio tra Moscato e Chardonnay), ma anche Rosso (Cabernet Sauvignon, Merlot, Carmener) e “D+” (Merlot, Cabernet Sauvignon, Barbera): sono blend interessanti quelli di Maeli, come il team che li ha pensati e realizzati.


Ad esempio, versato in calice ad una temperatura tra gli 8 ed i 10 gradi, il Bianco Infinito Maeli. abbinato ad un tramonto di fine estate, è da provare. Un altro plus di Maeli è il rapporto con i fratelli Gianluca e Desiderio Bisol. Hanno portato da Valdobbiadene e dalle zone del Prosecco Superiore Docg, sul monte Pirio, la loro esperienza ereditata grazie secoli di produzione familiare di grandiosi spumanti. Una sinergia che sta raggiungendo ottimi risultati e riconoscimenti sia in Italia che all’estero. In Maeli traspare inoltre un binomio decisivo. Il rispetto dei Colli e delle tradizioni rurali euganee, unito alla volontà di sperimentare anche qualcosa di nuovo, perché no. Una buona stella insomma quella sopra Maeli.

Ma Elisa e “Maeli” non si fermano qui. Uno dei progetti più smart partirà a breve; si potrà soggiornare ospitati da Maeli nella cascina, affianco alla cantina, nel verde dei Colli Euganei, come fu per il Petrarca, qui vicino, ad Arquà. La cascina è un edificio rurale, ristrutturato con stile, ha dettagli di design creativo, intrigante come tutto quello che riguarda Maeli. Le tre spaziose camere ed il soppalco hanno tutte una vista suggestiva sul Parco e sulle vigne. La sensazione è di una vera pausa dal caos cittadino grazie anche allo studio dei colori dell’arredo; ritornano infatti quelle tonalità bianche, beige ed arancio dei loro vini. Conclusione “di-vina” per una Wine experience. Il lancio sul portale Booking sarà il 18 settembre.

Maeli
via dietro Cera, 1 – Baone (Pd)
0429 538144
www.maeliwine.it