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L'azienda

I suini neri sempre più apprezzati dagli chef. Gaetano Cipolla (Mulinello): “Vi dico perché”

08 Giugno 2021
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Il pretesto ufficiale poteva essere la pandemia: puntare sulle vendite on-line per superare evidenti ostacoli sorti con le restrizioni e le zone rosse in tutta Italia.

Ma così non è stato. E chi conosce già la realtà dell’azienda agricola Mulinello, nell’omonima contrada del territorio ennese, sa bene che tra i suoi obiettivi c’è quello di superarsi sempre, di puntare a nuovi orizzonti per valorizzare al meglio carni e salumi siciliani. Nello specifico, l’esperienza che ha messo in campo la famiglia Cipolla, titolare della realtà agro-industriale Mulinello, è quella delle carni autoctone siciliane, di suini bianchi e, in particolare, di Suino Nero Siciliano nei suoi diversi eco-tipi: degli Iblei, delle Madonie, dell’Etna e, naturalmente, il più famoso tra questi, quello dei Nebrodi. Grazie ad una importante operazione di e-commerce, infatti, le carni prodotte nel proprio allevamento possono giungere direttamente al consumatore finale tramite gli ordini on-line.

(Suini neri – ph Luca Vitello)

I numeri dell’azienda sono significativi, con una produzione di maiali bianchi che tocca i mille capi al mese. Oltre a questi, ci sono piccoli allevatori “satelliti” di suino bianco che collaborano con l’azienda, fino a raggiungere una macellazione annua di circa 16 – 17mila capi. A questi dati vanno aggiunti i suini neri, circa 5mila, che vivono allo stato brado, seppur allevati, tra i boschi di gran parte dell’isola e che solo negli ultimi tre mesi di vita passano in azienda, per essere nutriti con una miscela di cereali a base di orzo, mais, crusca e favino, che prepari l’organismo degli animali al macello. Gaetano Cipolla, titolare dell’azienda con i figli Alessandro, Adriana e Alida, per 20 anni è stato rappresentante nazionale degli allevatori di suini e colui che ha contribuito a far riconoscere la razza del suino nero siciliano tra quelle autoctone italiane e di cui l’Anas detiene i registri. “È un animale sempre più apprezzato per le sue carni pregiate e sempre più ricercato sul mercato – spiega – ed anche la cucina italiana se ne sta accorgendo. Da qui, il nostro nuovo progetto, assieme a quello dell’e-commerce, di coinvolgere i cuochi per realizzare nuovi piatti e ricette”.

(Ribs – ph Luca Vitello)

Da diversi mesi, infatti, l’azienda, anche approfittando del periodo di “pausa” forzata che ha investito cucine e ristoranti italiani, ha contattato numerosi Chef, siciliani e non, stellati e non solo, invogliandoli a provare la carne rigorosamente isolana, con tagli internazionali, a cominciare da quelli iberici, ma anche proponendo tagli “su misura”, richiesti appositamente da ristoratori e chef patron. Dalla mezzena di suino nero al carré, dalla coppa alla coscia, alla pancetta, al pregiato filetto, fino alla salsiccia e alle braciole, allo stinco, alla spalla, la produzione di carne Mulinello passa sempre dal proprio allevamento a circuito chiuso, con animali nati e cresciuti in Sicilia, macellati nel proprio macello e con un laboratorio ed un salumificio appositi per gli insaccati. Oltre che in Italia e in Europa, a richiedere le carni Mulinello sono Paesi come il Giappone, dove l’azienda siciliana è tra le poche che può esportare grazie alla certificazione apposita rilasciata nel 2013 dal Ministero di competenza. Gaetano Cipolla, infine, sa che le conoscenze ed i saperi professionali si devono acquisire nei posti e con le persone giuste. Da qui, l’altra scommessa di gettare le basi di un’ampia collaborazione con gli stabilimenti di Parma. “Esattamente 6 anni fa – conclude Gaetano – abbiamo pensato di ampliare il nostro salumificio e abbiamo avuto il supporto di un tecnologo parmense. Lì nacque l’idea di far stagionare alcuni nostri prosciutti di suino nero nella città emiliana. Nel 2016 facemmo piccole prove e nel 2018 il progetto si concretizzò”. Un altro tassello in una storia tutta siciliana.

C.d.G.