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L'azienda

I vini e i cibi australiani che non ti aspetti: Artisans of Barossa la scommessa vincente

13 Agosto 2015
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(I soci di Artisans of Barossa)

Quella che era la terra dei canguri e della natura selvaggia adesso è anche la terra del bere e mangiare bene. Prenotate le vacanze in Australia, una sosta d’obbligo e appagante è diventata l’Artisans of Barossa, ristorante nel Sud del Paese nato dalla collaborazione tra 7 produttori. 

Questi soci e artigiani del vino si sono uniti nel 2005 per dare vita a una cooperazione proficua promuovendo e vendendo le proprie bottiglie che nascono nella terra, Barossa, più fertile per il vino australiano. Nel 2012 si è unito alla squadra anche lo chef inglese Mark McNamara, arrivato in Australia 30 anni fa per conoscere meglio la zona vinicola più importante del Sud del Paese, insegnare, aprire un ristorante (The Appellation, all’interno del resort The Louise) e farsi promotore del biologico. E oggi la cantina Artisans of Barossa è un locale ricercatissimo in Australia e oltre oceano.

Quando si dice che l’unione fa la forza si deve dare ragione a Hobbes, John Duval Wines, Massena, Schwarz Wine Company, Sons of Eden, Spinifex e Teusner. Con la consulenza culinaria di McNamara la cantina Barossa ha trovato un terreno fertile in Australia dove è in crescita un fenomeno che già da tempo è riconoscibile in Italia: esperti e appassionati comprano ettari di vigna, affittano o comprano i macchinari e producono bottiglie in quantità ridotte. Piccole aziende non possono però portare a casa grandi numeri in termini di fatturato. In Barossa si aggira tra 10 e 15 la percentuale di piccole cantine. Ecco perché i magnifici 7 si sono associati in un’unica azienda unendo le 140 mila bottiglie di Hobbes alle 420 mila bottiglie di Spinifex e hanno dato vita a un importante centro di degustazione.

Ad accogliere le migliaia di enoturisti in questa struttura in legno caratteristica e ospitale, con terrazza panoramica sulle vigne e sale a tema, ci sono degustazioni di vini, menu degustazione con i piatti di McNamara e anche corsi di cucina. La proposta dello chef è volutamente caratterizzata da piatti semplici come terrine di maiale, affettati, formaggi, zuppe di stagione e, ogni settimana, un tavolo in condivisione in cui gli ospiti hanno a disposizione 5 portate con 5 vini selezionati a rotazione proprio dallo chef. Oltre ad avere una panoramica dei vini Barossa e cibo locale, gli enoturisti potranno fare domande e colmare le curiosità direttamente a McNamara, a disposizione tra i tavoli per illustrare le proposte del menu.

Il progetto dei soci Barossa è ormai una risorsa per il Sud australiano, un modello esportabile che in molti paesi d’Europa, Italia in testa, farebbe decollare molte cantine ad oggi poco conosciute e arricchire l’immagine del Paese. La formula della società di produttori e proposte di degustazione piace: turisti e appassionati attendono impazienti.

Ilaria de Lillo