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L'azienda

La prima vendemmia di Firriato a Favignana

21 Settembre 2011
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Dopo centocinquant’anni, quanto insomma l’Unità d’Italia, si ritorna a vendemmiare nell’isola di Favignana.

L’azienda Firriato, la famiglia che quattro anni fa ha deciso di investire su questo territorio riportandovi la vite, ha appena concluso qui la sua prima vendemmia. E le prospettive sembrano essere molto positive. Le uve raccolte di Nero d’Avola Perricone, Grillo, Catarratto e Zibibbo, tutte varietà autoctone, “lasciano presagire un vino di ottima qualità”, a detta dell’agronomo Stefano Chioccioli.

Una rinascita dunque di un territorio e non solo. “L’obiettivo è creare un prodotto di nicchia che porti in giro per il mondo il made in Sicily. Ci aspettiamo vini di grande qualità e personalità. Siamo sicuri di ottenere prodotti autentici fortemente legati al territorio, con sentori fruttati, freschi, sapidi”, commenta Vinzia Di Gaetano. Dare vita dunque ad una viticoltura di mare che si aggiunge e si integra alla viticultura di montagna praticata della Tenute di Cavanera sull’Etna e a quella collinare che caratterizza agro trapanese, completando in tal modo il disegno di valorizzazione dei territori viticoli d’eccezione della Sicilia enologica di qualità.

Il progetto si chiama Progetto Insulae ed è iniziato con l’acquisizione della Tenuta di Calamoni e l’avvio di una sperimentazione produttiva. “Cinque ettari di vigneti che s’inseriscono in un quadro pedoclimatico davvero particolare. – spiega Vinzia Di Gaetano – I suoli, molto fertili, sono sabbiosi di natura calcarea e caratterizzati dalla presenza di una pietra di origine marina ricca di carbonato di calcio e fossili.

Le viti, collocate in un contesto di rocce affioranti di tufo e sabbia rossa, sono state installate in due aree attigue con una densità di circa 5mila piante per ettaro e allevate ad alberello, un sistema tradizionale della viticultura delle isole minori della Sicilia e particolarmente adatto a sopportare le condizioni ambientali marine e la forza del vento.

Nel vigneto, inoltre, sono stati realizzati impianti di irrigazione di soccorso per i giorni più caldi, in modo da scongiurare stress termici alle piante”.

Sandra Pizzurro

Foto di Sandra Pizzurro