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L'azienda

La strategia di Duca di Salaparuta

21 Aprile 2011
duca duca

Bilancio più che positivo e in crescita per il Gruppo Duca di Salaparuta a questo Vinitaly. Dove è stata anche  presentata la prima preziosa  bottiglia di Aegusa 1941, creata in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia


Benedetta Poretti e Marcello La Monica

Grande successo di pubblico e nuova affermazione per Duca di Salaparuta all’ultima edizione del Vinitaly, grazie ad una strategia di marketing e di comunicazione rivelatasi vincente e che mira al consolidamento dell’intera linea nei prossimi tre anni.


“Il Vinitaly – racconta Benedetta Poretti, responsabile comunicazione della Duca di Salaparuta – è da sempre per la nostra azienda una manifestazione che offre importanti occasioni di incontro, come la degustazione cui siamo stati inviatati tra le 8 Aziende regionali organizzata da Wine Spectator per giornalisti ed operatori del settore”.
Nel 2010 l’Azienda ha presentato sette nuovi prodotti a completamento della gamma. “In questo momento e per i prossimi tre anni – spiega Benedetta – il Gruppo mira al consolidamento di ciò a cui si è lavorato negli ultimi 10 anni, il progetto delle Tenute di proprietà, Suor Marchesa a Riesi, Risignolo a Salemi e Vajasindi sull’Etna, innanzitutto, che punta ad una maggiore caratterizzazione territoriale delle nostre linee di prodotto, ma anche i progetti di vini come Duca Calanìca e Corvo Irmàna. Un altro grande lavoro è quello sullo storico Triskelè portato adesso alle Tenute per donargli maggiore caratterizzazione e il lancio del nuovo Glicine rosso, una gamma ideale per un canale più moderno di consumo”.
Le scelte aziendali hanno fatto registrare quest’anno un aumento del fatturato del 7% con ottime performance di tutti e tre i brand, Duca di Salaparuta, Corvo e Florio, anche all’estero.


Una bottiglia di Florio AEGUSA celebrativa dei 150 anni dell’Unità d’Italia

Anche dalla crisi che stiamo attraversando, l’Azienda coglie un’occasione di rilancio:  “Come tutte le situazioni di incertezza, – spiega Marcello La Monica, wine ambassador di Duca di Salaparuta – anche questa crisi presenta degli effetti collaterali positivi, che possono aprire nuove possibilità. E creare dei cambiamenti che bisogna cogliere. Cambiano, inoltre, i modi di comunicare e in determinati canali le vie di accesso sono rese più fruibili, tutte occasioni da cogliere con spirito di adattamento ed inventiva”.
“Stiamo puntando, inoltre, – aggiunge Benedetta – ad un nuovo modo di comunicare i nostri tre brand, indirizzando il consumatore ad un a scelta che non sia solo legata all’abbinamento coi piatti, ma che tenga conto anche del momento di consumo”. Per avvicinare maggiormente il pubblico a questa novità Florio sta realizzando una nuova sala degustazione in Cantina ed è appena iniziata l’edizione 2011 del “Florio Grand Tour”, degustazioni itineranti in ristoranti ed enoteche selezionate in tutta Italia, dove ogni tappa sarà seguita dal wine ambassador aziendale, Marcello La Monica.
Presentato inoltre a quest’edizione del Vinitaly l’Aegusa 1941, Marsala riserva Florio, in una bottiglia impreziosita ancor di più da uno smeraldo, diamante e rubino a raffigurare i colori della nostra bandiera. “L’idea – dichiara Benedetta – è nata pensando al Marsala come simbolo dell’Unità d’Italia e a testimonianza  del grande valore di questo vino.  l’Aegusa è una storica annata scampata ai bombardamenti della II Guerra Mondiale e custodita in 400 bottiglie”.  L’edizione è limitata ad appena 5 esemplari da collezione e su ordinazione.

Daniela Corso