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L'azienda

L’olio del principe

12 Maggio 2011
paterno paterno

Degustazioni verticali e nuove sinergie con l’alta ristorazione. È la strategia commerciale dell’azienda Aragona di Roberto Paternò Castello, principe di Biscari e produttore di olio extra vergine da olive di Cipressino sulle pendici dell’Etna


Roberto Paternò Castello con il figlio Corrado

All’interno della splendida cornice del Palazzo Biscari di Catania incontriamo Roberto Paternò Castello, principe di Biscari e coltivatore dal 1985 di olivi di Cipressino.

“Il Cipressino è una pianta storica – spiega  Roberto Paternò Castello – usata per lo più come frangivento, una pianta selvaggia che va conosciuta ed interpretata. Sull’Etna, in particolare, si registrano condizioni pedoclimatiche peculiari, favorevoli anche per la produzione dell’olio”.
L’azienda agricola Aragona sorge su un altopiano i cui terreni sono particolarmente filtranti, fenomeno dovuto alla copertura dei fiumi antistanti da colate di lava primordiale che li hanno arricchiti di elementi nutritivi e micronutrienti.
“La filosofia di produzione aziendale – continua Paternò Castello – è rivolta alla sostanza e alla qualità.  Utilizziamo esclusivamente bottiglie uvag, modello bordolese nera che protegge l’olio e i suoi  polifenoli. Non vogliamo fregiarci di riconoscimenti come biologico o altro, pur seguendo metodi naturali nella coltivazione e nella  produzione. I riconoscimenti ottenuti e le richieste crescenti- aggiunge Paternò Castello – testimoniano la qualità del nostro olio extra vergine di oliva ed indicano che stiamo seguendo una giusta strategia commerciale, che comprende tra l’altro degustazioni verticali di diverse annate e una linea di bottiglie da 100 ml da offrire come cadeau ai clienti dell’alta ristorazione”.
L’azienda Aragona conta un nucleo di 2.250 piante di Cipressino e 250 di Nocellara dell’Etna con una resa media di 40 chili a pianta ed una produzione annuale di 70.000 chili di olive raccolte a mano da cui si ottiene una resa del 10% in olio. La ricchezza di questa cultivar consiste anche nella quantità di polifenoli in essa contenuti, con un valore che oscilla da 300 a 450 contro i 200 medi presenti nelle altre varietà, il che gli conferisce un maggiore potere antiossidante. La raccolta anticipata consente inoltre di ottenere un prodotto aromatico e ricco di profumi che si mantengono nel tempo.


Roberto Paternò Castello al Sol di Verona

“La mentalità rispetto all’olio – conclude Paternò Castello – sta finalmente cambiando. C’è una conoscenza più approfondita, come ho potuto constatare anche all’ultimo Sol di Verona. Ma bisogna puntare maggiormente su questa risorsa, operando, ad esempio, una differenziazione merceologica tra olio extra vergine di oliva al 100% ed il resto della produzione. Ben venga a questo proposito la proposta del Manifesto per il Risorgimento dell’olio italiano, presentato a Trieste in occasione della quinta edizione di Olio Capitale, di definire l’olio extra vergine di oliva semplicemente “succo di olive”. Anche a livello istituzionale locale occorrerebbe un maggiore rigore qualitativo che distingua, riconoscendogli il giusto valore, un prodotto di qualità dalla produzione industriale. Il che purtroppo, come mi spiace constatare, a volte non avviene ”.
All’interno del Palazzo Biscari Roberto Paternò Castello ha creato il punto vendita “Viaggio nel gusto delle eccellenze gastronomiche” dove, oltre all’olio extra vergine di oliva aziendale “Olive di Aragona”, è possibile conoscere e acquistare il meglio della produzione agroalimentare nazionale.

Daniela Corso
 

Azienda Agricola Aragona
Via Etnea 29
Catania
095 315343
info@agricolaragona.it