Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
L'azienda

Mezzacorona: chiusura d’anno da record

24 Dicembre 2012
mezzacoronavigneto mezzacoronavigneto

Una squadra che chiude l’anno con un bilancio da record.

Mezzacorona tocca i 160 milioni di fatturato. Il gruppo trentino si conferma una delle realtà più solide del mercato del vino nazionale. Per i soci un guadagno di 45 milioni di euro. Ecco le cifre date in occasione dell’assemblea di fine anno che ha riunito i 1600 soci, e che spiegano un percorso che nel tempo, in ben quattro lustri, ha portato all’avvio di progetti nelle regioni più vocate d’Italia, a sistemi di valorizzazione dei territori ad una rete d’esportazione che tocca 60 Pesi, che oggi costituiscono l’87% del fatturato. Una case history che vanta anche primati in termini di qualità dei vini, Mezzacorona è stata infatti la prima negli anni Settanta a puntare sulle Doc e adesso la prima ad avere imbottigliato con la nuova Doc Sicilia (per visualizzare l’articolo cliccare qui).

 
Fabio Rizzoli e Fabio Maccari

Il 2012 è stato un anno significativo per il gruppo, non solo perché ha saputo reggere alla crisi portando a casa risultati da record assoluto, una crescita del 7,3%, ma anche per le rivoluzioni in cabina di regia che per 41 anni ha visto l’apporto di Fabio Rizzoli in veste di amministratore delegato e che vedrà adesso condurre con questa qualifica Fabio Maccari, ingegnere brianzolo, manager che proviene da importanti multinazionali dell'agroalimentare.
 
Oggi gli ettari produttivi di  Mezzacorna sono 2800 in Trentino Alto Adige e 1000 ettari in Sicilia, tramite la controllata Nosio spa. Emblema di un sistema virtuoso che ha fatto registrare un aumento del 10% nella remunerazione dei soci, con una liquidazione di 95 euro al quintale per l’uva rispetto ai 92 del 2011, dato che la fa qualificare come primo produttore viticolo italiano in termini di valore. E poi uno sguardo all’utile netto che ulteriormente descrive la solidità di Mezzacorona: rimasto stabile a quota 1.131362 euro. Altro primato la holding trentina lo vanta poi nella produzione dei varietali. Come è stato reso noto in occasione dell’assemblea, detiene il primo posto in Italia nella produzione di cinque vitigni: Pinot Grigio, Chardonnay, Traminer Aromatico, Teroldego Rotaliano e Lagrein.